Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Fca-L-Ad-Marchionne-conferma-i-target-al-2018-6cad94e7-17a5-4133-8851-75b5c6b967a7.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Trimestrale in rosso, ricavi su grazie all'approdo in borsa di Ferrari

Fca. L'Ad Marchionne conferma i target al 2018

La dichiarazione durante la videoconferenza sui conti del terzo trimestre del gruppo Fca nonostante la flessione del 3% in Borsa. A New York la Rossa sotto il prezzo di collocamento

Condividi
"Non ho nessuna indicazione che dovremo cambiare i nostri target al 2018". Cosi' l'a.d. di Fca, Sergio Marchionne, parlando agli analisti in occasione della conference call sui conti del terzo trimestre del gruppo. "Il business è in salute" - ha aggiunto Marchionne, che ha comunque rilevato i rischi legati alla Cina. Il manager italo-canadese ha confermato gli obiettivi per quest'anno e ha indicato "di essere incoraggiato" dalla performance nell'area Emea e anche in America Latina malgrado gli elevati costi per lo stabilimento di Pernambuco (in Brasile) e il rallentamento del mercato. 

"La performance di Jeep in Brasile è comunque superiore a quella dei rivali", ha aggiunto Marchionne, che ha tuttavia sottolineato la necessità di migliorare ulteriormente la posizione di Fca in Nordamerica. E riferendosi a quel mercato ha aggiunto: "Il nuovo contratto per i lavoratori degli stabilimenti americani del gruppo avrà un impatto negativo sulla redditività". Il contratto al quale si riferisce l'amministratore delegato di Fca è quello siglato con il sindacato Uaw. Secondo Marchionne, il gruppo dovrà individuare misure per compensare l'aumento dei costi.

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato del gruppo giungono dopo il segnali negativi registrati ieri e l'andamento odierno del titolo. Fiat Chrysler ha fatto segnare -5% dopo la sospensione degli scambi dovuta alla pubblicazione dei conti trimestrali. Impensieriscono le borse i consistenti accantonamenti per far fronte ai costi legati ai richiami di veicoli. 

Per il secondo giorno di fila, il titolo Ferrari è sceso sotto la soglia dei 52 dollari corrispondente al prezzo di collocamento. Esattamente una settimana fa il gruppo di Maranello presieduto da Sergio Marchionne faceva il suo debutto al New York Stock Exchange ma l’entusiasmo visto allora (all’avvio delle contrattazioni era balzato del 15% a 60 dollari) sembra essere venuto meno, almeno per il momento. Già ieri il titolo aveva sofferto arrivando a cedere l’11% nel durante portandosi sotto i 52 dollari salvo poi ridurre le perdite a un -2,13% a 53,85 dollari.