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MONDO

Palazzo Reale

Festa nazionale in Spagna con l'ombra della Catalogna. Al ricevimento assenti Puigdemont e Urkullu

Giornata di festa nazionale, oggi in Spagna, all'ombra del conflitto catalano. Re Felipe VI e il premier Mariano Rajoy assistono a Madrid alla tradizionale sfilata militare. Poi è in programma un ricevimento a Palazzo Reale, dove sono attesi tutti i presidenti delle comunità autonome spagnole, meno il catalano Carles Puigdemont e il basco Inigo Urkullu. Ieri l'ultimatum di Rajoy alla Catalogna: entro lunedì fermi la dichiarazione d'indipendenza o sarà commissariata

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L'arrivo di re Felipe VI accompagnato dalla regina Letizia, dalle due figlie e dal premier Mariano Rajoy ha dato il via a Madrid alla tradizionale sfilata militare nel giorno della festa nazionale della Hispanidad. Alla sfilata in Paseo de la Castellana dei 3800 soldati e agenti di Guardia Civil e Policia Nacional, accanto al re e al premier Mariano Rajoy, assistono fra gli altri i presidenti di tutte le Comunità autonome (regioni) meno il catalano Carles Puigdmeont e il basco Inigo Urkullu. Il palco delle autorità è stato spostato quest'anno all'altezza dello stadio Santago Bernabeu del Real Madrid. La giornata di festa nazionale viene vissuta all'ombra del conflitto catalano, la crisi istituzionale più grave del paese dalla fine della dittatura franchista.   

Perderà la vista a un occhio l'uomo di 38 anni ferito al volto da un proiettile di gomma sparato dalla polizia spagnola durante le cariche dell'1 ottobre contro i seggi del referendum catalano, riferisce La Vanguardia. L'intervento degli agenti spagnoli, che aveva fatto oltre 900 feriti o contusi fra i civili, ha suscitato numerose condanne internazionali.

Potrebbe avere i giorni contati il governo secessionista del presidente catalano Carles Puigdemont dopo la dichiarazione di indipendenza 'sospesa' che ha scatenato l'ira di Madrid. Il premier Mariano Rajoy ha attivato la procedura per l'applicazione dell'articolo 155 della costituzione, che consente di sospendere di fatto l'autonomia catalana e destituirne il presidente e i ministri. Rajoy ha lanciato un ultimatum. Entro lunedì alle 10 del mattino Puigdemont deve chiarire se ha effettivamente dichiarato o meno l'indipendenza, attentando all'unità della Spagna. Entro giovedì dovrà "rettificare". Altrimenti Rajoy chiederà al senato di attivare 'l'arma atomica' del 155.