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POLITICA

Primo voto di fiducia chiesto dall'esecutivo giallo-verde

Decreto Milleproroghe, Camera approva la fiducia con 329 sì. Poi seduta fiume

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L'Aula della Camera ha approvato la fiducia chiesta dal Governo sul decreto legge milleproroghe con 329 sì e 220 no. Gli astenuti sono stati 4. 

L'Assemblea ha poi avviato l'esame degli ordini del giorno per arrivare alla votazione finale sul provvedimento che, viste le modifiche, dovrà tornare in terza lettura all'esame di Palazzo Madama. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 23 settembre. 

Sulla vicenda è scontro alla Camera tra Pd e maggioranza.

Dopo il voto di fiducia di oggi pomeriggio le opposizioni, Pd in prima linea, hanno ripreso l'ostruzionismo sugli ordini del giorno allungando così i tempi dei lavori. In serata in Transatlantico si sono susseguiti capannelli e colloqui tra i capigruppo e i deputati nel tentativo di trovare un accordo che portasse al voto finale, ma l'intesa non è stata raggiunta.

L'Aula della Camera ha infatti approvato in tarda serata la richiesta di seduta fiume con 210 voti di differenza. Si va quindi avanti con la seduta fiume ininterrotta fino al voto finale sul Milleproroghe. "La presidenza si riserva sospensioni dei lavori di natura tecnica ritenuti necessari", ha detto il presidente Roberto Fico. Il Pd ha votato contro la seduta fiume, sostenuta invece dalla maggioranza.

Quanto sta accadendo sul Milleproroghe lo "consideriamo un precedente di rottura dei rapporti tra noi e la maggioranza", d'ora in avanti "sui prossimi provvedimenti non faremo nessuno sconto e nessun accordo". Lo ha annunciato in Aula Emanuele Fiano del Pd.

I deputati passeranno così la notte in aula per illustrare i 162 ordini del giorno. Le votazioni non avranno luogo prima delle 10 di domani mattina.