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SPORT

L'intervista a Le Monde

Fifa, Platini: "Io infangato in modo vergognoso"

"Sono stato sospeso per tre mesi ma quello che mi innervosisce di più è di essere messo in mezzo con gli altri", dice l'ex stella della Juventus in un'intervista che arriva alla vigilia di alcuni passaggi che il vicepresidente dell'Uefa Abete definisce "fondamentali"

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Nonostante l'inchiesta Fifa sui 2 milioni di franchi svizzeri (1,84 milioni di euro) che Joseph Blatter gli avrebbe versato nel 2011, il presidente dell'Uefa Michel Platini conferma di avere "ancora voglia" di candidarsi al vertice della Fifa.    

In un'intervista al quotidiano Le Monde, Platini afferma: "Sono stato sospeso per tre mesi ma quello che mi innervosisce di più è di essere messo in mezzo con gli altri. Trovo vergognoso essere infangato". "I miei legali - aggiunge Platini - seguono le procedure Fifa e ricorreranno, se necessario, al tribunale arbitrale dello sport. Spero che tutto proceda con rapidità".  

Un'intervista che arriva alla vigilia di passaggi che Gianfranco Abete, attuale vicepresidente della Uefa, definisce "fondamentali: domani il comitato esecutivo della Fifa e il 26 la data di scadenza delle candidature". E a proposito delle candidature, Abete aggiunge: "Se non ci fosse una candidatura alternativa bisognerà appoggiare i candidati che avranno presentato le firme entro il 26".

Sulla vicenda della somma versata da Blatter, Platini sostiene: "Nel 1998 ero presidente del comitato organizzatore della coppa del mondo e doveva essere eletto il nuovo presidente Fifa. Ero a Singapore e Blatter chiede di vedermi nella sua camera. Mi dice subito 'Allora, si va o no?'. Mi dice che il presidente uscente Joao Havelange gli ha detto 'Platini presidente e Blatter segretario generale è una soluzione molto elegante'. Solo che a me non interessava. Ero nella Coppa del Mondo, non mi ci vedevo. Allora Blatter ha deciso di candidarsi lui: 'Mi presento, ma ho bisogno di te'. Ci rivedemmo due mesi dopo, mi chiese di essere il suo consigliere per il calcio. Ci accordammo. 'Quanto vuoi?' chiese Blatter. Risposi 'Un milione'. 'Di cosa?'. 'Di quello che vuoi, di rubli, di sterline, di dollari'. A quell'epoca, non c'era ancora l'euro. Rispose: 'D'accordo, un milione di franchi svizzeri all'anno'".    

L'ex stella della Juventus spiega poi di non aver continuato a incassare lo 'stipendio' per "negligenza". E quanto all'assenza di contratti scritti, afferma che si trattava di "una cosa da uomo a uomo" e che "nel diritto svizzero un contratto orale vale come un contratto scritto".