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SPORT

New York

Fifa, dietro le dimissioni di Blatter un'indagine per corruzione negli Stati Uniti

Il New York Times cita alcune fonti e parla di pressing sui legali dell'ex presidente della Fifa per lasciare l'incarico

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C'è la pressione dagli Usa che si intensifica e lui, con una mossa a sorpresa getta la spugna. E il New York Times conferma: Sepp Blatter è al centro di un'indagine federale per corruzione. Il giornale americano cita alcune fonti, secondo le quali le autorità federali americane nel ''costruire un caso contro Blatter sperano che funzionari Fifa già accusati cooperino''. Per questo motivo Sepp Blatter si sarebbe dimesso dalla guida della Fifa poco dopo la sua rielezione. 

Un pressing che, se c'è stato, ha funzionato. L'addio di Blatter arriva a poche ore dalle nuove indiscrezioni riportate dal New York Times sul suo numero due, Jerome Valcke: rumors che hanno stretto sempre più il cerchio intorno a Blatter, alimentando con il passare delle ore i dubbi sulla sua innocenza e il suo non sapere nell'ambito dello scandalo delle tangenti. Valcke sarebbe il manager di alto livello della Fifa ad aver
autorizzato il trasferimento da 10 milioni di dollari al centro dello scandalo delle tangenti che sta travolgendo la Federazione calcistica mondiale.

La presunta tangente sarebbe stata pagata per assicurarsi i voti per designare il Sud Africa a ospitare i Mondiali del 2010. Valcke nega un suo coinvolgimento. Ma senza spazzare via i dubbi: il numero due di Blatter non è infatti estraneo a controversie. La più recente risale alla decisione della Fifa di assegnare al Qatar i Mondiali del 2022. Nel maggio 2011, Warner ha pubblicato una email di Valcke, in cui quest'ultimo sosteneva che il Qatar avesse ''comprato'' la Coppa del Mondo. Valcke si è poi difeso dicendo di essere stato male interpretato.