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SPORT

Zurigo

Fifa, elezioni il 26 febbraio 2016. Blatter contestato con banconote false

Decisa la date per l'elezione del nuovo presidente. Plateale contestazione all'attuale numero uno.

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Clamorosa contestazione a Joseph Blatter prima dell'inizio della conferenza stampa del presidente della Fifa a Zurigo. Poco prima che il dirigente svizzero iniziasse a parlare un uomo ha fatto irruzione lanciandogli contro una pioggia di banconote. Blatter ha chiesto l'intervento degli uomini della sicurezza. L'inizio della conferenza è stato rimandato. 

L'autore della contestazione a Blatter è il comico inglese Simon Brodkin, famoso per interpretare il personaggio di Lee Nelson, entrato nella sala conferenze fingendosi un giornalista. "Bisogna prima pulire, ora non sono in grado di parlare di calcio. Questo non è calcio", ha detto il 79enne dirigente svizzero prima di lasciare la sala.

Poi, una volta iniziata la conferenza, ha provato a sdrammatizzare l'episodio con una battuta: "Mi spiace per quanto è accaduto. Ho appena chiamato mia madre e mi ha detto: non ti preoccupare, è solo mancanza di educazione. Mi dispiace per voi, certe cose non dovrebbero mai accadere. Non si conoscono mai i limiti del calcio e questa è una cosa che ho testimoniato per quarant'anni".

Ennesimo segnale che dopo oltre 17 anni di regno di Joseph Blatter, la Fifa si prepara a voltare pagina con il comitato esecutivo straordinario in programma a Zurigo. Una riunione convocata poco dopo l'annuncio del 2 giugno di Joseph Blatter - pur rieletto alla presidenza per la quinta volta dal Congresso il 30 maggio - di voler rimettere il proprio mandato e la decisione di non ricandidarsi.

L'esecutivo ha deciso che le elezioni presidenziali si svolgeranno il 26 febbraio del 2016. Blatter ha ricevuto nel quartier generale, rigorosamente a porte chiuse, Michel Platini e i presidenti di tutte le confederazioni. È il loro primo incontro ufficiale dopo il suo annuncio di voler lasciare la carica in seguito alle inchieste per corruzione avviate in Usa e in Svizzera e allo scandalo che ha investito la federcalcio mondiale.

Nell'ultimo faccia a faccia, il 28 maggio scorso, il giorno dopo gli arresti di numerosi dirigenti Fifa a Zurigo, Platini aveva chiesto a Blatter di dimettersi, ma lo svizzero si rifiutò e il giorno dopo fu rieletto. E prende corpo l'ipotesi che l'ex fuoriclasse della Juventus, attuale n.1 dell'Uefa, possa candidarsi per raccogliere l'eredità di Blatter. Varie federazioni avrebbero chiesto a 'Roi Michel' di farsi avanti per la successione. Finora lo sfidante sconfitto il 30 maggio, il principe Alì di Giordania, è però stato l'unico a dirsi pronto a ritentare l'avventura. Ora si attende soprattutto la decisione, oltre che di Platini, di altri ex- campioni quali Zico o Diego Maradona, che hanno lasciato intendere di potersi lanciare nella corsa.

Alcune voci, anche provenienti da sponsor della federazione internazionale - ingarbugliata nel più profondo scandalo di corruzione dei suoi oltre 110 anni di esistenza - chiedono le dimissioni immediate di Blatter, con ''commissariamento'' della Fifa fino all'elezione. Un'eventualità che l'attuale presidente ha sempre respinto con la massima fermezza. In parallelo, all'ordine del giorno dell'esecutivo, figura anche la prosecuzione delle riforme strutturali della Fifa. Difficile comunque che vi siano grandi cambiamenti in questo  periodo di incertezza, anche se la settimana scorsa la Commissione etica ha chiesto una maggior trasparenza al governo del calcio mondiale. In particolare, meno riserbo nello svelare i nomi delle persone sospettate di corruzione.