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MONDO

Mondo del calcio diviso

Fifa, il giorno del nuovo presidente. Blatter: "Qui per risolvere i problemi, ora serve unità"

Oggi si elegge il nuovo 'capo' del calcio mondiale, lo svizzero rimane favorito nonostante gli scandali e l'inchiesta americana e, in apertura di congresso, dice: "In questi ultimi giorni abbiamo vissuto un cataclisma e si era ipotizzato un rinvio. Sono felice di vedere che tutte le federazioni sono presenti. Lancio un'appello all'unita per affrontare i problemi". Falso allarme bomba

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Zurigo
"Gli eventi di mercoledì hanno scatenato un cataclisma e ci si è anche chiesti se fare questo congresso o cambiare l'agenda. Oggi faccio un appello all'unità e allo spirito di squadra per poter andare avanti tutti insieme. Non sarà facile ma è per questo che siamo qui oggi, per risolvere questi problemi". Il presidente della Fifa, Joseph Blatter, ha aperto in questo modo il suo discorso al Congresso della Fifa che oggi procederà all'elezione del nuovo presidente. 

Il discorso di Blatter
Blatter, che ha ricordato anche le vittime dell'Heysel con un minuto di silenzio ("Trent'anni fa, in questo giorno, si è svolta une terribile tragedia. Tante persone sono morte in occasione di una partita di calcio. Vi chiedo di alzarvi in memoria delle persone che hanno perso la vita all'Heysel"), ha invitato tutti a "mettersi al lavoro". "Non si potrà fare tutto in un giorno ma bisogna cominciare", ha aggiunto dicendosi convinto che "ce la faremo assieme a tutti i membri delle Federazioni perché "siete voi gli ambasciatori del nostro calcio. Voi avete il potere di cambiare il volto della Fifa, avete questo potere nel cuore, un potere che non si compra al mercato". Per Blatter è "una battaglia contro corruzione, combine e razzismo". Infine, ricordando la globalità del mondo del calcio e la posizione che la Fifa ha raggiunto nel mondo ha lanciato un appello all'unità per affrontare i problemi. "Ora disciplina e fair-play".

"Aggiustiamo i danni insieme"
"La Fifa non è più un club, è una ditta. Voi, le federazioni nazionali, siete gli azionari ed i proprietari di questa ditta. Aggiustiamo i danni insieme e cominciamo subito", ha concluso Blatter suscitando scroscianti applausi.

Candidatura confermata
Nessun passo indietro quindi da parte dello svizzero nonostante le richieste di dimissioni arrivate da Michel Platini, e quindi dall'Uefa, la federazione europea, e le bocciature da parte anche del governo britannico. Nessun passo indietro anche perché, oltra all'Uefa e agli Usa ed il Canada che hanno deciso di votare per lo sfidante giordano di Blatter, il presidente uscente avrebbe ancora la maggioranza dei voti, forte anche del sostegno espresso nei suoi confronti dal presidente russo Valdimir Putin che ha accusato gli Usa (da cui è partita l'indagine) di voler estendere la loro giurisdizione anche dove non gli compete.

Manifestazioni e un falso allarme bomba
All'esterno dell'Hallenstadion di Zurigo, due manifestazioni che coinvolgono alcune decine di persone. Una di simpatizzanti palestinesi che chiedono l'esclusione di Israele dalla Federazione internazionale e l'altra di varie organizzazione che protestano contro il Mondiale in Qatar ed in particolare la morte degli operai impregnati nella costruzione degli stadi. Nel frattempo, nella pausa pranzo, si è verificato anche un allarme bomba, rivelatosi falso poco dopo.
   
La richiesta di Platini
Michel Platini lo ha detto chiaramente: "Ho chiesto a Blatter di dimettersi". Così, oggi al congresso mondiale della Fifa, l'Uefa - l'organismo del calcio europeo guidato dall'ex numero 10 juventino - annuncia: "Voteremo per il principe giordano Alì bin al-Hussein". Anche la Figc voterà per Alì, il presidente Carlo Tavecchio, infatti, dichiara: "L'Italia è con Platini".  "Sono un ammiratore della storia della Fifa, sono disgustato. Non ne posso più, è veramente troppo", argomenta Platini, commentando l'inchiesta svizzera sulla corruzione di alcuni organi dirigenti della Fifa, per l'assegnazione dei mondiali in Qatar e Russia. 

"Abbiamo almeno 44 voti per Alì"
Platini dice di poter contare almeno su "44 voti" dei Paesi membri Uefa. "Quando è troppo è troppo" avrebbe detto anche a Blatter. Il quale, alla sua richiesta di dimissioni, avrebbe replicato: "E' troppo tardi". Sulle dimissioni dell'attuale capo della Fifa, è d'accordo anche il premier britannico David Cameron che, tramite il suo portavoce, fa sapere "Blatter Deve andarsene". Questo, l'invito al voto: "Faccio un appello a tutte le federazioni mondiali: votare il principe Alì Hussein. L'Europa lo farà. Il mondo del pallone è stato sconvolto da troppi interessi. La Fifa non merita di essere trattata così, perché è la madre del calcio". Il direttore generale della Federcalcio irlandese, John Delaney, ha poi detto che non si procederà ad alcun boicottaggio del voto. In caso di elezioni di Blatter - sarebbe il suo quinto mandato - Platini chiarisce: "dovremmo rivedere il rapporto tra Uefa e Fifa".

Anche Usa e Canada voteranno per il giordano
Né la delegazione statunitense ne' quella canadese vioteranno per confermare Sep Blatter alla guida della Fifa. Le due federazioni opteranno per l'unico rivale il principe giordano Ali bin Al Hussein. Lo hanno reso noto i capi delle due organizzazioni, Sunil Gulati e Victor Montagliani.