Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Filippine-Separatismo-islamisti--bb0d4dc8-3e9b-479e-8ec3-600bb36d5b87.html | rainews/live/ | true
MONDO

Nella zona operano gruppi separatisti musulmani

Filippine, ristoratore italiano rapito nel suo locale nel sud musulmano

Rolando Del Torchio, ex sacerdote, è stato sequestrato nel suo ristorante da 7 uomini armati che si sono presentati nel suo locale fingendosi clienti. Farnesina conferma: prelevato da ignoti. Cugino: "Era già scampato ad un attentato quando era con il vescovo"

Condividi
Un ristoratore italiano, ex sacerdote missionario, è stato rapito da sette uomini armati nel suo caffè-pizzeria a Dipolog City, nel sud delle Filippine dove sono attivi diversi gruppi separatisti musulmani. La notizia è stata data da media dell'arcipelago e poi confermata dalla Farnesina. Il sequestro è avvenuto nel villaggio di Miputak, nella provincia di Zamboanga del Norte.

Rolando Del Torchio (56 anni) - questo il nome dell'uomo - è stato portato via da sette uomini armati che si sono presentati nel suo locale, fingendosi clienti. Secondo la polizia, il gruppo è stato visto poi salire su un motoscafo per lasciare la città via mare.

Ex sacerdote missionario
Del Torchio, che è arrivato per la prima volta nelle Filippine nel 1988 come missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), ha poi dismesso la tunica nel 1996. Originario di Angera, in provincia di Varese, fu ordinato prete nel 1984 e quattro anni dopo assegnato a Sibuco, città a maggioranza islamica nella provincia meridionale di Zamboanga del Norte. Lì rimase fino al 1996 quando chiese di essere dispensato. Si era quindi trasferito a Dipolog e aveva cominciato a lavorare per un'Ong impegnata ad aiutare gli agricoltori della zona. "Mio cugino ama le Filippine, conosce tantissima gente, è pienamente integrato vivendoci da molti anni. Proprio non so cosa possa essere successo". E' sconvolta Daniela Del Torchio, cugina di Rolando.

Cugino: "Era già scampato ad un attentato"
"Era scampato a un attentato una quindicina di anni fa, quando alcune persone avevano sparato contro di lui mentre si trovava insieme al vescovo locale". Lo ha raccontato il cugino dell'uomo, Andrea Del Torchio, titolare di una gastronomia ad Angera paese dove Rolando è nato. "Erano riusciti a salvarsi rifugiandosi sotto i letti - ha proseguito - e Rolando era rimasto traumatizzato. Si tratta di posti pericolosi, che lui ama nonostante la situazione difficile". 

Gruppi musulmani nella zona
In seguito aveva aperto un suo ristorante, il "Ur Choice Cafè", dove stasera è stato rapito da un gruppo di uomini armati. A Mindanao e nella stessa Dipolog City, capitale della provincia di Zamboanga del Norte, sono presenti diversi gruppi ribelli musulmani, parte di una guerriglia separatista in lotta per l'indipendenza e l'autonomia in un arcipelago a maggioranza cattolica. Sono attivi nella zona anche i miliziani di Abu Sayyaf, affiliati allo Stato islamico. Il movimento integralista è responsabile di numerosi rapimenti e attentati e ha l'obiettivo di creare un califfato nel sud delle Filippine, a maggioranza islamica. 

Altri rapimenti
ll ristoratore italiano è il quarto straniero a essere rapito nella regione nelle ultime due settimane. Due turisti canadesi, John Ridsdel e Robert Hall, e un lavoratore norvegese Kjartan Sekkingstad sono stati rapiti da un commando armato insieme a una donna filippina sull'isola di Samal, a Mindanao.