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MONDO

The State of the Union

Firenze, Gentiloni: anno difficile ma ora fiducia in futuro Ue, contro l'Europa una minoranza

"Grazie Juncker, ma l'onore della Ue va difeso tutti insieme"

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"Dopo un anno certamente difficile, uno dei più incerti per la prospettiva dell'Unione europea, penso che possiamo guardare ora con maggiore fiducia alla prospettiva dei prossimi mesi e dei prossimi anni". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, intervenendo a 'The State of the Union' a Firenze.

Contro l'Europa una minoranza
"Credo che l'anno che abbiamo alle spalle sia stato uno dei più difficili per l'Ue ha proseguito il premier - la percezione della crisi è stata più forte. Certamente questa crisi non si è esaurita ma altrettanto certamente, dobbiamo essere ragionevoli nel riconoscere, ci sono stati segnali di reazione. Non sottovaluto la persistenza di spinte e posizioni nell'opinione pubblica che continuano ad additare l'Ue come radice di tutti i mali, e per qualcuno l'uscita dall'Ue resta la via maestra. Ma so anche che queste si sono rivelate in questi mesi come posizioni di minoranza. E confido che ciò avverrà anche nei prossimi giorni in Francia".

Pensare un nuovo welfare
Il "soprassalto europeista non si tradurrà in un vero rilancio dell'Europa se non in virtù della capacità di cambiare alcune cose fondamentali del modo in cui lavoriamo insieme nell'Unione", ha poi sottolineato Gentiloni, aggiungendo: "La strada che dobbiamo percorrere è innanzitutto riconoscersi e rivendicare con più forza i valori costituenti dell'Unione europea". Ed ha spiegato: "Sottovalutare" i problemi di chi è rimasto indietro "è il miglior regalo che possiamo fare alle forze populiste e anti-europee", la nostra Europa è "l'Europa dei cittadini, l'Europa del popolo" e "la dimensione sociale della sfida dell'Ue deve tenere conto di un contesto che non è più quello del secolo scorso". "Noi ha ribadito - difendiamo i diritti, le tutele ma non affrontiamo il tema con la nostalgia del welfare del secolo scorso. Dobbiamo farlo evolvere alla luce della straordinaria evoluzione che la globalizzazione e l'accesso ai mercati di centinaia di milioni di esseri umani ha provocato".

"Grazie Jean Claude"
Serve una "politica comune seria sul tema migratorio: ho ascoltato da Roma le parole usate stamattina dal presidente della Commissione Ue Juncker e lo ringrazio. 'Merci Jean Claude' per quello che hai detto sul fatto che l'Italia ha difeso l'onore dell'Unione. Ma se è una questione d'onore, l'onore va difeso insieme". Così Gentiloni, che ha concluso: "L'onore dell'Unione lo difenderemo insieme, non possiamo immaginare sia difeso solo da un paese, se si tratta di onore dobbiamo difenderlo insieme".