Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Firenze-ue-convegno-eunews-How-can-we-govern-Europe-1214ee4a-9973-4a49-9ac3-99bdcf088e95.html | rainews/live/ | true
MONDO

Palazzo Capponi

Firenze: "How can we govern Europe?", secondo giorno di dibattiti

Tra gli ospiti i ministri Poletti e Boschi, il sottosegretario Gozi e Antonio Tajani, Primo Vice Presidente del Parlamento europeo

Condividi
La sede della Commissione
This text will be replaced
Governance ed Europa al centro della tre giorni in corso a Firenza dal titolo "How can we govern Europe?", la tavola rotonda organizzata da Eunews, il giornale d'informazione con sede a Bruxelles. Ospite principlae della giornata il ministro del lavoro Giuliano Poletti. Tra gli altri interventi anche quello di Richard Koo, chief economist di Nomura, Vitor Constâncio, vice presidente Bce, Franco Bassanini presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Antonio Tajani, vice presidente del Parlamento Ue e Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell'Istituto Affari Internazionali, il ministro Maria Elena Boschi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi.

 Poletti: "Siamo dentro le regole dell'Unione"
"Presumo e penso che non ci sarà nessuna revisione. Il ministro Padoan lo ha detto chiaramente. I dati dicono che siamo dentro le regole previste". Così si è epsresso il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. La flessibilità, prosegue Poletti, "di fronte a situazioni eccezionali. Credo che la situazione eccezionale sia del tutto evidente. Quindi penso che la Commissione non abbia specifiche ragioni a non approvare una legge di stabilità che dal nostro punto di vista va fatta in questa maniera perché abbiamo bisogno di espansione, investimenti, occupazione. Altrimenti - conclude - l'Italia in un'Europa che non cresce rischia molto pesantemente".  In riferimento alle polemiche con il sindacato il ministro ha poi detto che "È legittimo che ognuno abbia la propria opinione, che dev dire nelle forme rispettose degli altri. Landini si è scusato delle cose che ha detto e credo che il tema sia chiuso lì".

Gozi: "Da Ue ci aspettiamo valutazione positiva" 
"Dall’Europa ci aspettiamo un giudizio positivo sulla legge di stabilità” ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gozi. Il provvedimento, ha sottolineato ai microfoni di RaiNews24, “punta sulla crescita, sulla creazione di posti di lavoro e punta anche a finanziare riforme, come quella del lavoro e della giustizia, che sono quelle auspicate non solo dagli italiani ma anche dall’Ue per far ripartire la crescita".

Nelli Feroci: "Maggiore attenzione a crescita e occupazione" 
"Oggi c'è una maggiore attenzione ai temi della crescita e ai temi dell'occupazione. Ci aspettatiamo che la nuova Commissione interpreti le nuove aspettative dei cittadini europei nei confronti dell'Europa" ha detto Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell'Istituto Affari Internazionali.

Bonafè: "Parliamo di crescita non di rigore"
"Grazie all'azione del governo italiano oggi noi non parliamo più di politiche del rigore ma di politiche di crescita" ha detto l'europarlamentare del Pd Simona Bonafè ieri a Firenze per la tavola rotonda. "Non ci dimentichiamo che i trecento miliardi promessi da Junker sono trecento miliardi che vengono da una richiesta specifica della presidenza italiana".

Constancio: "Uscita dall'euro è un rischio troppo grande"
 "Non vorrei speculare su questo scenario che credo improbabile. Se ci si pensasse bene, le persone concluderebbero che il rischio sarebbe troppo grande per qualsiasi Paese e quindi qualsiasi Paese eviterebbe una tale opzione". Lo ha detto Vitor Constancio, vice presidente della Bce, sul crescere dei movimenti antieuro e su cosa succederebbe se un Paese come l'Italia uscisse dall'euro. L'uscita di un Paese dall'euro "non è uno scenario vero", perchè una tale opzione, ha avvertito Constancio, "non è nella vera politica". Pur tuttavìa "ci sono questi movimenti che mettono pressione sulla situazione e sui governi, dappertutto, segno che le cose non stanno andando bene".