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ECONOMIA

Fisco

Equitalia, boom rate bis, 730 mln in un mese. Mille istanze al giorno dopo riapertura termini

Dal 20 agosto al 20 settembre sarebbero state 24.308 le domande di riammissione

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Viaggia al ritmo di mille istanze al giorno, agli sportelli di Equitalia, la media delle richieste di contribuenti che vogliono rientrare nel piano di rateizzazione, grazie alla nuova finestra prevista nella legge 160/2016 (il cosiddetto decreto Enti locali).

Secondo quanto apprende l'Ansa, dal 20 agosto al 20 settembre, sono state 24.308 le domande di riammissione presentate nelle prime quattro settimane di riapertura dei termini, per un ammontare complessivo di poco superiore ai 729 milioni di euro.

Il trend viene giudicato positivo dalla società di riscossione, dove da un mese si è insediata una task force messa in campo dall'amministratore delegato, Ernesto Maria Ruffini, per coordinare lo sforzo straordinario delle strutture regionali che stanno fronteggiando le nuove richieste.

La legge prevede la possibilità per tutti i contribuenti decaduti fino al 30 giugno 2016 (indipendentemente dal tipo di rateizzazione) di essere riammessi presentando entro il 20 ottobre prossimo (60 giorni dalla data di entrata in vigore della norma) una nuova istanza, senza dover pagare subito le rate scadute del precedente piano di dilazione.

In dettaglio, la rateizzazione deve essere decaduta entro il 30 giugno 2016 (compreso); non sono comunque rateizzabili le somme per cui ricorrono i motivi ostativi previsti dalle norme in tema di crediti vantati dal debitore nei confronti di una pubblica amministrazione e da questi segnalati all'agente della riscossione; può essere concesso un nuovo piano con un numero massimo di 72 rate (indipendentemente dal numero di rate precedentemente concesso) nel caso in cui si chieda la riammissione di un precedente rateo di tipo ordinario; può essere concesso con lo stesso numero di rate della rateizzazione per la quale si chiede la riammissione nel caso di piano di tipo straordinario, ovvero 120 mesi; sono oggetto di decadenza tutti i piani a fronte del mancato pagamento di 2 rate anche non consecutive.

La legge 160 prevede che si possano riammettere al beneficio della rateizzazione anche dopo i 60 giorni, cioè anche dopo il 20 ottobre 2016 regolarizzando in un'unica soluzione le rate del precedente piano scadute alla data della nuova istanza presentata; presentando una nuova richiesta completa di documentazione che attesti lo stato di temporanea difficoltà economica, trattandosi a tutti gli effetti di una nuova rateizzazione.

Il nuovo piano può essere concesso per un numero massimo di rate non superiore a quello residuo del piano per cui si chiede la riammissione. È prevista la decadenza se non si pagano 5 rate, anche non consecutive. Nel 2014 e 2015, le tre 'finestre' di riammissione concesse dalle norme hanno portato nuovi piani di rateizzazioni per un ammontare di 2,2 miliardi di euro.