Fitch conferma il rating dell'Italia e si augura un governo stabile

Il giorno dopo l'apertura della crisi di governo, il pronunciamento di Fitch era molto atteso. Per la seconda volta, l'agenzia internazionale di rating ha confermato la 'pagella' dell'Italia, assegnandole il grado di 'BBB'. Anche l'outlook viene confermato "negativo": a pesare, "l'alto livello del debito pubblico", una crescita debole e "la crescente incertezza" legata all'attuale dinamica politica.
In realtà l'agenzia internazionale di rating fa intendere che il giudizio attuale già scontava la possibilità che il Governo non sarebbe durato per tutta la legislatura. "Gli sviluppi politici di questa settimana rafforzano la nostra valutazione" fatta precedentemente, secondo la quale "il governo non avrebbe potuto compiere un mandato completo" con il "rischio crescente di elezioni anticipate a partire dalla seconda meta' di quest'anno".
Detto questo, Fitch prevede che comunque non scatti nessuna clausola di salvaguardia e che quindi non ci sarà un aumento dell'Iva, mentre verra' introdotta un'aliquota "flat tax" del 15% che "è nel programma della Lega", e che "potrebbe essere limitata a redditi annui inferiori a 50.000 euro con un costo di circa lo 0,6%-0,7% del PIL".
Gli esperti sostengono di aspettarsi che "questo sarà solo in parte compensato dai risparmi derivanti" dalla spending review e dalla revisione degli sgravi fiscali. A proposito di quest'ultimi, avverte Fitch, la loro revisione sara' "politicamente difficile". E comunque, nonostante la delicata situazione, Fitch non sembra pessimista sul nostro futuro, soprattutto qualora in caso di elezioni, vi sia un governo più stabile in presenza del quale "vediamo un moderato potenziale di rialzo della sostenibilità del debito a medio termine".
Nel giorno in cui poi lo spread è volato a 240 punti, ai massimi da cinque settimane e con il più importante rialzo giornaliero dal maggio 2018, Fitch sottolinea che grazie alla politica accomodante della Bce, il sentimento dei mercati obbligazionari nei confronti dell'Italia "e' migliorato". Ma, è il suo avvertimento, il governo che verrà non pensi di discostarsi dalle regole di bilancio Ue. A quel punto, sara' inevitabile fronteggiare l'"instabilità" dei mercati. E i mercati, si sa, non sono clementi.