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MONDO

La strage

Florida, la marcia contro le armi degli studenti sopravvissuti alla sparatoria di Parkland

Il 24 marzo sfileranno in corteo a Washington. La "Marcia per le nostre vite", come è stata chiamata, è stata organizzata contro la National Rifle Association

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di Tiziana Di Giovannandrea
Gli studenti sopravvissuti alla sparatoria nella scuola di Parkland, in Florida,  marceranno a Washington il 24 marzo contro le armi da fuoco. Vogliono promuovere una riforma che porti ad un controllo più severo sulle armi da fuoco.

La marcia è stata intitolata 'Marcia per le nostre vite' e avrà manifestazioni parallele in tutto il Paese. Il 14 febbraio Nikolas Cruz, un ex alunno del liceo Marjory Stoneman Douglas di Parkland, a Nord di Miami, ha aperto il fuoco con un fucile semi automatico nei corridoi dell'istituto, uccidendo 17 persone. Il diciannovenne aveva ottenuto l'autorizzazione ad acquistate l'arma malgrado numerose segnalazioni per violenze.

Dopo la strage, più voci si sono levate per denunciare il potere sul mondo politico della lobby delle armi, la National Rifle Association (NRA) che difende la vendita libera delle armi personali. Le ragazze e i ragazzi che hanno promosso la marcia vogliono che la strage di Parkland, diventi una linea di demarcazione nel dibattito ricorrente negli Stati Uniti sul controllo delle armi.
La NRA è un'organizzazione, fondata circa 150 anni fa a New York, che agisce in favore dei possessori di armi da fuoco.

Tra i promotori del corteo c'è anche Emma Gonzalez, la studentessa che è divenuta famosa per il potente discorso in cui si è scagliata contro il presidente Donald Trump per il sostegno multimilionario che la sua campagna elettorale ha avuto dalla lobby delle armi.
La 18enne, nel suo intervento, ha chiesto ai politici di discutere del controllo delle armi, citando Trump, il senatore della Florida Marco Rubio e il governatore Rick Scott, tutti repubblicani. "Vogliamo dare loro l'opportunità di essere dalla parte giusta della storia", ha detto la ragazza, chiedendo agli studenti degli Usa un contributo a sostegno dell'iniziativa."Saremo i giovani di cui leggerete nei libri di testo, non perché saremo un'altra statistica sulle sparatorie di massa ma perché saremo l'ultima sparatoria di massa", ha aggiunto. Parlando dei deputati che accettano denaro dall'NRA, ha urlato "Vergognatevi".

Anche un altro studente della Douglas, Cameron Kasky, ha sottolineato il legame tra politici e la potente National Rifle Association, affermando che "qualsiasi politico che prenda denaro dall'NRA è responsabile di fatti come questo" aggiungendo "Non è contro il partito repubblicano o contro i democratici", ha assicurato all'emittente Abc Cameron Kasky ma "la NRA difende e fa la promozione di questa cultura delle armi". "L'obiettivo è di creare una nuova normalità in cui sarà considerata una vergogna per gli uomini politici accettare denaro dalla Nra", ha aggiunto lo studente.