ITALIA
Dall'inizio dell'anno è il terzo attentato in città
Foggia, bomba sotto un suv: proprietario dell'auto denunciò estorsione
L'esplosione, avvenuta in zona Villaggio Artigiani, ha distrutto il veicolo e ha danneggiato altre auto in sosta, mandando in frantumi anche i vetri di alcune finestre e balconi di abitazioni

Un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere sotto un suv alla periferia di Foggia, nel terzo attentato dall'inizio dell'anno nel capoluogo pugliese. L'esplosione, avvenuta in zona Villaggio Artigiani, ha distrutto il veicolo e ha danneggiato altre auto in sosta, mandando in frantumi anche i vetri di alcune finestre e balconi di abitazioni che si trovano nell'edificio sotto cui è avvenuta la deflagrazione.
Il forte boato è stato avvertito in diverse altre zone della città e sul posto sono intervenuti Vigili del fuoco e agenti di polizia. Il proprietario della Range Rover semidistrutta dall'attentato dinamitardo è un dirigente di una Rsa (residenza sanitaria assistenziale), che denunciò per estorsione due presunti mafiosi foggiani nell'ambito dell'inchiesta denominata "decima azione".
Nel novembre del 2018 l'inchiesta portò all'arresto di 30 persone tra presunti affiliati e vertici della criminalità organizzata foggiana, per le quali è in corso il processo. L'uomo denunciò di essere stato vittima di una estorsione da parte dei due uomini che volevano imporgli l'assunzione nella Rsa di una persona da loro indicata. A quanto si è appreso, l'uomo ascoltato dagli investigatori avrebbe dichiarato di non sapere cosa ci sia dietro l'attentato. Stando a quanto riferito da alcuni residenti di via D'Aragona non sarebbe la prima volta che la vittima subisce danni e scopo intimidatorio all'autovettura. L'esplosione della scorsa notte ha danneggiato il suv dell'uomo ma anche altre sei automobili vicine e ha provocato la rottura dei vetri delle finestre di alcune abitazioni, senza provocare feriti.
Dall'inizio dell'anno è il terzo attentato messo a segno in città: nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio due bar erano stati incendiati. Ieri sera, invece, sempre alla periferia di Foggia è stato ucciso un uomo di 53 anni, Roberto D'Angelo, freddato in viale Candelaro, mentre era a bordo della sua automobile da killer che si sono affiancati su una motocicletta. D'Angelo era un commerciante di auto con lontani precedenti per reati contro il patrimonio e nel 2016 era stato vittima di un'intimidazione.
Il forte boato è stato avvertito in diverse altre zone della città e sul posto sono intervenuti Vigili del fuoco e agenti di polizia. Il proprietario della Range Rover semidistrutta dall'attentato dinamitardo è un dirigente di una Rsa (residenza sanitaria assistenziale), che denunciò per estorsione due presunti mafiosi foggiani nell'ambito dell'inchiesta denominata "decima azione".
Nel novembre del 2018 l'inchiesta portò all'arresto di 30 persone tra presunti affiliati e vertici della criminalità organizzata foggiana, per le quali è in corso il processo. L'uomo denunciò di essere stato vittima di una estorsione da parte dei due uomini che volevano imporgli l'assunzione nella Rsa di una persona da loro indicata. A quanto si è appreso, l'uomo ascoltato dagli investigatori avrebbe dichiarato di non sapere cosa ci sia dietro l'attentato. Stando a quanto riferito da alcuni residenti di via D'Aragona non sarebbe la prima volta che la vittima subisce danni e scopo intimidatorio all'autovettura. L'esplosione della scorsa notte ha danneggiato il suv dell'uomo ma anche altre sei automobili vicine e ha provocato la rottura dei vetri delle finestre di alcune abitazioni, senza provocare feriti.
Dall'inizio dell'anno è il terzo attentato messo a segno in città: nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio due bar erano stati incendiati. Ieri sera, invece, sempre alla periferia di Foggia è stato ucciso un uomo di 53 anni, Roberto D'Angelo, freddato in viale Candelaro, mentre era a bordo della sua automobile da killer che si sono affiancati su una motocicletta. D'Angelo era un commerciante di auto con lontani precedenti per reati contro il patrimonio e nel 2016 era stato vittima di un'intimidazione.