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MONDO

Parigi resta nelle mani dei socialisti

Hidalgo nuovo sindaco della capitale

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Di fronte all'ondata conservatrice, Parigi resta socialista grazie all'elezione di Anne Hidalgo, che ha battuto la sfidante dell'Ump, Natalie Kosciusko-Morizet, con il 54,5% dei voti. La prima donna a guidare la capitale francese ha un carattere di ferro e un'ambizione discreta sotto un sorriso aperto. Negli ultimi 13 anni si è fatta le ossa al fianco di Bertrand Delanoe, sindaco uscente di Parigi, che la portò alla ribalta nel 2001, chiamandola al suo fianco come vice.

"E' la vittoria dei valori repubblicani, la vittoria dell'autenticità, di una sinistra fedele ai suoi valori ed efficace nella sua azione", ha commentato la neoeletta, da un podio montato in fretta e furia davanti all'Hotel de Ville, affiancato da palloni con la scritta 'Merci Paris'. "Sarò la sindaco di tutti i parigini", ha aggiunto, dicendosi "cosciente della sfida che rappresenta" il suo nuovo ruolo e impegnandosi a fare della capitale "una città più giusta e solidale".

Nata 54 anni fa in Spagna, vicino Cadice, Hidalgo si trasferì da piccolissima a Lione con tutta la famiglia per sfuggire al franchismo. A 14 anni ottenne la cittadinanza, sacrificando il nome 'Ana' per il più francese 'Anne'. Dopo la laurea a Parigi in Scienze sociali e una specializzazione in Diritto sindacale, iniziò' la carriera come ispettore del lavoro. Dopo essersi iscritta al Partito socialista nel 1994, tre anni più tardi si lanciò in politica come consigliere del ministro del Lavoro, Martine Aubry.

Nel 2001 Delanoe strappò la capitale all'Ump e la chiamò al suo fianco come vice sindaco, nonostante fosse poco conosciuta sulla scena politica. Una scelta che venne riconfermata al secondo mandato e che le aprì la strada verso la poltrona di primo cittadino. Nel 2012, dopo l'elezione di François Hollande alla Presidenza, le venne prospettato un portafoglio ministeriale ma preferì rimanere al Comune, in attesa del suo momento. Descritta come "onesta, seria e modesta" dagli amici, dai colleghi viene considerata il tipico caso del "pugno di ferro in un guanto di velluto".