Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Francia-Parigi-Ghosn-non-sara-estradato-in-Giappone-59404ccb-f9cd-4717-9540-dc165d0d807e.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'ex ad Nissan-Renault fuggito in Libano con passaporto francese

Parigi: "Ghosn non sarà estradato in Giappone"

Il segretario di Stato per l'economia e le finanze Agnes Pannier-Runacher: "Se il signor Ghosn è arrivato in Francia, non estraderemo il signor Ghosn perché la Francia non estrada mai i suoi cittadini". La Turchia apre un'indagine sul passaggio nel proprio territorio dell'ex presidente di Nissan-Renault. Mandato d'arresto dell'Interpol

Condividi
La Francia "non estraderà" Carlos Ghosn se l'ex capo Nissan, che è fuggito dal Giappone per evitare un processo e che ha la cittadinanza francese, dovesse arrivare nel paese. Lo ha detto il segretario di Stato per l'economia e le finanze Agnes Pannier-Runacher. "Se il signor Ghosn è arrivato in Francia, non estraderemo il signor Ghosn perché la Francia non estrada mai i suoi cittadini", ha detto Pannier-Runacher sottolineando tuttavia che l'ex amministratore delegato di Nissan-Renault non avrebbe dovuto "darsi alla latitanza. Nessuno è al di sopra della legge". Ghosn è indagato anche in Francia ma non è stato accusato di nulla. "Se arriverà qui applicheremo a Ghosn le stesse regole che applichiamo all'uomo della strada", ha detto il segretario di Stato all'economia.

Interpol emette mandato d'arresto
L'Interpol ha emesso un mandato d'arresto Carlos Ghosn e lo ha comunicato alle autorità del Libano, dove si trova al momento l'ex presidente di Nissan-Renault. Lo ha riferito il ministro della giustizia libanese secondo quanto riportato da Skynews.

Intanto la Turchia ha aperto un'indagine sul passaggio nel proprio territorio dell' ex ad di Nissan-Renault.  Sette persone, tra cui quattro piloti, sono state arrestate. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno turco, secondo quanto riportato dai media locali. Le esatte circostanze della fuga di Ghosn in Libano non sono ancora  state chiarite. Una fonte della presidenza libanese ha rivelato che l'ex ceo della Nissan Renault avrebbe fatto tappa in Turchia prima di raggiungere Beirut.

Carlos Ghosn era stato autorizzato dalla giustizia giapponese a mantenere in suo possesso un secondo passaporto francese. Lo rivela il canale pubblico Nhk,spiegando che l'ex numero uno della Nissan-Renault possedeva due passaporti francesi per ragioni che non si conoscono, trattenuti entrambi dal suo avvocato, insieme a quello libanese, fino allo scorso mese di maggio, quando Ghosn riuscì a ottenere la restituzione di uno dei due documenti francesi per ragioni legali. Il documento doveva essere conservato in una cassaforte chiusa a chiave.   

Le autorità nipponiche hanno perquisito l'abitazione dell'ex tycoon e recuperato le immagini delle telecamere di sorveglianza per studiare l'esecuzione del piano di fuga messo in atto e l'eventuale esistenza di complici. Il 31 dicembre scorso la corte distrettuale di Tokyo ha revocato la libertà vigilata di Ghosn su richiesta del pubblico ministero, ordinando la confisca della cauzione di 1,5 miliardi di yen (12,3 milioni di euro). Il governo di Tokyo non ha firmato un trattato di estradizione con il Libano, rendendo molto difficile la cooperazione giudiziaria con Beirut.

Presidente Aoun non lo ha accolto in Libano
L'ufficio della presidenza libanese ha smentito le notizie di alcuni media secondo le quali il presidente Michel Aoun aveva accolto all'aeroporto di Beirut l'ex presidente di Nissan-Renault Carlos Ghosn. "Non è stato accolto dal presidente e non l'ha mai incontrato", ha fatto sapere un funzionario. Stando ai suoi documenti di viaggio, Ghosn è entrato in Libano con un passaporto francese.