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MONDO

Trasporto pubblico e privato

Francia, Uber s'arrende: sospeso UberPop

Dopo le proteste e i fermi delle scorse settimane, la società californiana ha deciso di bloccare la funzione dell’app dedicata ai privati cittadini. Il premier Valls: la fermezza ha pagato

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Uber getta la spugna in Francia. Dopo lo sciopero dei tassisti d’Oltralpe di giovedì 25 giugno e il fermo dei due dirigenti Thibault Simphal e Pierre-Dimitri Gore-Coty, il gruppo californiano ha deciso di sospendere UberPop, funzione della popolare applicazione che consente di chiamare con lo smartphone automobili guidate da privati cittadini.

Proprio Simphal, preannunciando lo stop della controversa app a partire dalle 20 di oggi 3 luglio, ha precisato che la società intende "dialogare con le autorità e mostrar loro che si assume le proprie responsabilità". "Aspettiamo la decisione del Consiglio costituzionale, attesa in settembre”, ha aggiunto il numero uno di Uber Francia, motivando la decisione odierna con la volontà di “salvaguardare la sicurezza dei nostri autisti”.

L'Italia, dopo il blocco imposto dal tribunale di Milano dello scorso maggio, è in attesa di una nuova sentenza in seguito al ricorso presentato da Uber.

"È davvero un giorno triste per i 500.000 francesi che utilizzano UberPop, così come per i driver. Ad ogni modo, vogliamo sempre mettere la sicurezza al primo posto", ha dichiarato la compagnia californiana in una nota, rimettendosi alla sentenza della Corte Costituzionale francese attesa per settembre. 

"La fermezza del governo ha pagato", è stato il commento del premier, Manuel Valls. "È una professione che ha bisogno di regole, non seguiamo la legge della giungla", ha aggiunto parlando con la stampa a Besançon.