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MONDO

Aria di bufera sui Republicaines

Francia, il candidato presidente Fillon rischia di giocarsi l'Eliseo: esplode il Pénélope-gate

In corsa per la presidenza, l'ex ministro gollista è stato interrogato ieri insieme alla moglie Pénélope per uno stipendio fittizio che lei avrebbe percepito per quasi 10 anni come sua assistente parlamentare, senza che nessuno l'abbia mai vista lavorare

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Franois Fillon e la moglie Pénélope davanti ai giudici in un'inchiesta che più rapida di così nessuno poteva immaginarla. Il candidato della destra alle presidenziali conoscerà presto il suo destino, se finirà sotto inchiesta per l'accusa di falso impiego alla moglie e dovrà rinunciare quindi alla corsa o se potrà continuare a considerarsi l'avversario di Marine Le Pen.

Al centro dell'inchiesta, le rivelazioni fatte dal settimanale satirico Le Canarde Enchaine nei giorni scorsi sui 500.000 euro che madame avrebbe ricevuto nel corso di quasi 10 anni come assistente parlamentare del marito - in se' operazione del tutto legale - ma senza che nessuno l'abbia mai vista lavorare nel suo ufficio all'Assemblee Nationale.

Un'accelerazione giudiziaria, quella in corso, che nessuno si aspettava: in pochissimi giorni, apertura dell'inchiesta con avviso di garanzia agli interessati, quindi ieri gli interrogatori, che Fillon non si aspettava. Gli interrogatori dei due coniugi si sono svolti separatamente, ognuno dei due non sa cosa è stato chiesto all'altro. Così come non hanno saputo cosa ha risposto ai giudici ieri mattina il ricco amico di Fillon Marc Ladreit de Lacharrière, proprietario della "Revue des deux mondes". E', questo, un altro aspetto che i giudici vogliono verificare: Penelope avrebbe lavorato per 15
mesi per la rivista di de Lacharrière, incassando 100.000 euro. Del suo passaggio restano però soltanto due recensioni.

L'interrogatorio, iniziato alle 15 in località mantenuta segreta, si è concluso poco dopo le 20. In un comunicato, Fillon fa sapere che nell'interrogatorio sono stati portati "elementi utili alla manifestazione della verità al fine di verificare il lavoro realizzato dalla signora Fillon". Il candidato della destra conta di riprendere domani la campagna elettorale, con un incontro sull'economia in un hotel parigino.

L'inchiesta, scrive il conservatore Le Figaro', si può concludere o con l'archiviazione, se non saranno trovate prove sufficienti per incriminare Fillon o la consorte, oppure la procura potrebbe decidere di aprire un'indagine formale.  Nel secondo casi, i tempi si allungherebbero al punto di compromettere la conquista dell'Eliseo da parte di Fillon, cosa che sembrava ormai fatta dopo che l'ex ministro ha vinto, a sorpresa, le primarie dei Republicains a novembre, battendo l'ex presidente Nicolsa Sarkozy. Vittoria che aveva aperto una enorme ipoteca sull'Eliseo, considerando che al primo turno del 23 aprile e' previsto che passi di sicuro la leader dell'estrema destra (Front Nationale) Marine Le Pen, che pero', come accadde al padre Jean-Marie nel 2002, sarebbe stata bloccata al ballottaggio del 7 maggio dall'unione di tutti o quasi i partiti per non far cadere l'Eliseo nelle mani del Front National.