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MONDO

La lotta al terrore

Francia, dopo l'attacco alla chiesa il governo ammette il "fallimento"

Valls: la magistratura ha sbagliato scarcerando uno dei killer. Falle nella sicurezza. "Ma non sarà il mio governo a creare una Guantanamo francese"

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Dopo giorni di accuse sul lassismo del governo socialista francese davanti a un'ondata di attentati senza precedenti, l'esecutivo di Parigi ha per la prima volta ammesso un "fallimento" della giustizia. La critica del premier Manuel Valls non tocca direttamente l'operato del governo, ma rappresenta un netto cambio di registro rispetto alla posizione ufficiale dopo il massacro di Nizza, che ha causato 84 morti, quando le forti critiche della destra si sono scontrate con il netto rifiuto ad ammettere la minima pecca nel dispositivo di sicurezza.

In un'intervista al quotidiano le Monde, Manuel Valls ha detto che la decisione della magistratura antiterrorismo, confermata in appello, di scarcerare a marzo uno dei due assalitori della chiesa Saint-Etienne-de-Rouvray, è "un fallimento, bisogna riconoscerlo". "Questo dovrebbe condurre i magistrati a un approccio diverso, caso per caso, tenuto conto della grande capacità di dissimulazione dei jihadisti" ha aggiunto.

Il premier ha però precisato "non sarò io quello che, nel disprezzo dell'equilibrio dei poteri, cade nel facile errore di ritenere i giudici responsabili di questo atto di terrorismo". Uno dei due assalitori, il 19enne francese Adel Kermiche, era rimasto in carcere per dieci mesi in attesa di essere processato per aver tentato di recarsi in Siria nel 2015. A marzo era uscito dal carcere in libertà vigilato con il braccialetto elettronico: la procura aveva fatto invano appello contro la concessione della libertà vigilata.

"Ma non sarà il mio governo a creare una Guantanamo francese"
"Questa è una guerra, che non coinvolge solo la Francia, sarà lunga e avremo altri attentati. Ma noi la vinceremo perché la Francia ha una strategia" ha dichiarato  Valls, sottolineando che nel rispondere agli attentati di Nizza e Saint-Etienne-du-Rouvray "vi è una linea invalicabile: lo stato di diritto". "Per questo, l'incarcerazione di individui sulla base unicamente di sospetti è moralmente e giuridicamente inaccettabile: non sarà il mio governo a creare una Guantanamo francese", ha aggiunto. "Dobbiamo essere lucidi di fronte alla minaccia, senza cedere al populismo", ha aggiunto. "Bisogna riconoscere, che questo è stato uno scacco", ha affermato parlando della decisione dei giudici di scarcerare Adel Kermiche, uno dei due attentatori, e sottolineando la necessità che i magistrati abbiano "un approccio diverso" e possano essere in grado di smascherare le tecniche di "dissimulazione adottate dai jihadisti". E riguardo alle polemiche sulle scarse misure di sicurezza a Nizza, afferma: "dobbiamo cambiare epoca, cambiare i comportamenti, dobbiamo impegnarci in una versa rivoluzione della nostra cultura della sicurezza".

La levata di scudi dell'estrema destra
La notizia aveva provocato una levata di scudi nell'estrema destra, dove molti avevano chiesto le dimissioni del ministro dell'interno Bernard Cazeneuve e di Valls. "E' stato fatto di tutto? Siamo consapevoli del fenomeno? Rispondo di sì" ha reagito il capo del governo. L'altro autore dell'attacco contro al chiesa martedì, nel corso del quale è stato sgozzato il sacerdote 86enne Jacques Hamel, era schedato per radicalizzazione dal 29 giugno, dopo aver tentato di raggiungere al Siria dalla Turchia. Intanto, stamani un rifugiato siriano è stata fermato nell'ambito dell'inchiesta e va ad aggiungersi alla due persone arrestate dopo l'attacco.

Gli attentati di luglio hanno mandato in pezzi l'unità politica a pochi mesi dalle primarie per le presidenziali di aprile 2017. Dopo le parole sul "fallimento", uno dei dirigenti del partito di estrema destra Front national, Florian Philippot, ha detto che "normalmente quando si è responsabili politici si traggono le conseguenze e ci si dimette". Chiedendo all'opposizione di essere "dignitosa e rispettosa" Valls ha accusato il leader dei partito di destra Les Républicains (LR), Nicolas Sarkozy, di aver "perso la testa". Sarkozy ah detto che la sinistra è "paralizzata" dalla "violenza e dalla barbarie".

"Con un coltello vai in chiesa e taglia teste"
"Prendi un coltello, vai in una chiesa, fai una carneficina. Tagli due o tre teste e basta così". È uno dei diversi messaggi audio diffusi su Telegram dal primo killer di Rouen identificato, il 19enne Adel Kermiche, a una cerchia ristretta di circa 200 persone. Di questi messaggi è venuto in possesso in esclusiva il giornale francese L'Express, a cui una fonte vicina all'inchiesta ha confermato l'autenticità dei file spiegando che i messaggi sono stati trovati "nel corso delle operazioni di polizia che prendevano di mira Adel Kermiche". Nei file il giovane annuncia in pratica i suoi piani, chiede di diffonderli in modo massiccio una volta che li avrà realizzati, riferisce dell'influenza che ha avuto su di lui il suo 'cheikh' incontrato in carcere, racconta della volontà di creare una cellula terroristica a Rouen e dei suoi tentativi non riusciti di recarsi in Siria.

Il file audio in cui il futuro killer fa riferimento esplicito a quanto poi sarebbe accaduto è stato diffuso il 19 luglio (l'attacco è stato invece il 26 luglio) e si intitola 'Meglio egira (esilio ndr.) o attentato?'. Il giovane risponde in un lungo monologo a questa domanda che gli è stata posta e risponde come segue: "Se vuoi andare da Sham (cioè unirsi all'Isis ndr.) è complicato visto che le frontiere sono chiuse. Piuttosto attaccare qui", diceva. Poi partiva con la descrizione, cioè appunto: "Prendi un coltello, vai in una chiesa, fai una carneficina. Tagli due o tre teste e basta così". E invitava il suo pubblico a imitarlo e a "fare cose da pazzi".

Il futuro killer evocava inoltre la facilità con cui si possono a suo dire reperire armi da fuoco, cosa però probabilmente smentita dal fatto che lui e l'altro attentatore hanno usato dei coltelli nell'attacco alla chiesa. Poi il riferimento di Adel Kermiche alla "guida spirituale" che l'ha ispirato: "in prigione (a Fleury-Mérogis dove è stato rinchiuso dal 22 maggio 2015 al 22 marzo 2016 dopo avere provato a unirsi a Daesh per la seconda volta nel 2015 ndr.) il mio cheikh, mi ha dato delle idee", ha detto il giovane. 

Il 25 luglio, cioè un giorno prima dell'attacco alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray vicino Rouen, Adel Kermiche ha diffuso su Telegram due messaggi audio. Prometteva "grandi cose" e chiedeva a "tutti i fratelli e le sorelle" che lo seguivano su Telegram di condividere massicciamente la sua pagina privata. Il giorno della tragedia, scrive ancora L'Express, il killer scrisse un nuovo messaggio invitando a "condividere ciò che seguirà". Si è poi connesso un'ultima volta alle 9.46, qualche minuto dopo essere entrato nella chiesa, ma non ha pubblicato niente. L'Express riporta che, secondo le sue informazioni, Adel Kermiche non ha diffuso alcuna immagine dell'attacco né su Telegram né altrove, probabilmente fermato dai proiettili della Brigata anti crimine di Rouen (Bri) che nel frattempo era intervenuta. Martedì mattina i due killer (cioè Adel Kermiche e Abdel-Malik Nabil Petitjean) sono entrati in una chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, vicino Rouen: hanno preso in ostaggio il parroco, due suore e due fedeli, e hanno sgozzato il prete; uno dei fedeli è rimasto ferito ma non è più in pericolo di vita. I due killer sono poi stati uccisi dagli agenti.