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MONDO

Il presidente e la piazza

Francia, Gilet gialli. Premier: la rotta del governo non cambia

Secondo un sondaggio i francesi sarebbero sempre più insoddisfatti dell'esecutivo. Non si ferma la protesta per il caro benzina: ieri un morto in Savoia, oltre 400 feriti. Oggi altri 150 blocchi in tutto il Paese. La protesta raggiunge Disneyland

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I francesi sono insoddisfatti dell'esecutivo. Secondo un sondaggio ifop per il Journal du Dimanche, il presidente Emmanuel Macron perde altri 4 punti e la sua popolarità scende al minimo, il 25%. Male anche il premier Edouard Philippe che perde 7 punti e si ferma la 34%.  "Molto soddisfatti" di Macron, sono il 4% dei francesi, "piuttosto soddisfatti" il 21%. Quelli "piuttosto scontenti" di Macron sono il 34% e i "molto insoddisfatti" sono il 39%. Solo il 2% non si pronuncia.     

Il risultato mette Macron appena sopra François Hollande, che allo stesso momento del suo mandato aveva un 20% di popolarità ma molto sotto Nicolas Sarkozy che aveva il 44% di gradimento. 

"Gilet gialli" a Disneyland, 150 blocchi oggi in Francia
Un gruppo di 'gilet gialli' da questa mattina ha preso possesso pacificamente di diversi punti di ingresso nel parco Disneyland a Parigi. Lo riferisce le Parisien, spiegando che il piano dei manifestanti contro il caro carburante era rimasto segreto fino all'ultimo momento, quando questi avevano fornito alla polizia indicazioni su una meta del corteo ma poi hanno deciso di dirigersi verso il luogo di divertimenti. In questo caso, a differenza dei blocchi stradali che da ieri sono stati all'origine di scontri, la mossa è stata accolta positivamente dai visitatori, che hanno evitato di pagare 30 euro per il parcheggio nel parco. Nel resto della Francia sono 150 i blocchi messi in piedi oggi. Particolarmente prese di mira dalla protesta le autostrade A10 e A7, nel centro del Paese.   

Le proteste contro il caro benzina
La mobilitazione dei "gilet gialli", contro il provvedimento del governo sull'aumento dei prezzi della benzina e del carburante diesel, resta forte in tutto il Paese, soprattutto nel nord, dove è in corso un'"operazione-lumaca" sulla A1, l'autostrada che da Parigi porta in Belgio. Nel Pas-de-Calais, i dimostranti hanno occupato i caselli autostradali lasciando passare gratuitamente le auto.

Fra le diverse forme di protesta, i blocchi stradali e le cosiddette operazioni lumaca, in cui gli automobilisti guidano a velocità particolarmente ridotta per rallentare il traffico. A causa degli scontri con la polizia, è salito a 409 il bilancio dei feriti, di cui 14 gravi, 282 gli arresti, mentre ieri una manifestante dei "gilet gialli" è stata investita e uccisa da una automobilista nella Savoia, nel sud-est della Francia, a Pont-De-Beauvoisin.

Premier: la rotta del governo non cambia
Il governo francese non cambia rotta dopo la protesta dei Gilet gialli. "Siamo all'ascolto dei francesi, abbiamo sentito la loro rabbia e sofferenza, la mancanza di prospettive", ha spiegato in tv il premier, Edouard Philippe, "ma la rotta non cambia se si alza il vento". Resta quindi in piedi la 'carbon tax' che porterà all'aumento dei prezzi dei carburanti dal primo gennaio, nonostante la mobilitazione di centinaia di migliaia di francesi che hanno bloccato le strade del Paese nel weekend.
Philippe ha deplorato le scene "molto violente" a cui si è assistito durante le proteste. "La libertà di manifestare è garantita, ma non può essere anarchia", ha avvertito.

Indagata donna, investì manifestante
L'automobilista che ha investito, uccidendola, una manifestante dei "Gilet gialli" ieri in Savoia è stata messa sotto inchiesta.

Lo si è appreso dalla procura di Chambery. La donna deve rispondere di "omicidio colposo". L'automobilista è stata presa dal panico dopo essersi trovata in mezzo ad una manifestazione di una quarantina di persone che non era stata dichiarata in prefettura. Al volante di un 4x4, la donna è incappata in uno dei blocchi stradali organizzati dai Gilet; a bordo aveva la figlia che doveva accompagnare dal medico. "Delle persone hanno cominciato a colpire la sua macchina; presa dal panico ha accelerato", aveva spiegato ieri il prefetto della Savoia. Una giovane che si presenta come la figlia della vittima, che manifestava invece nella non lontana Vaucluse, ha rilasciato diverse interviste alla stampa.

Al locale Le Dauphiné Libéré, ha spiegato che resterà con i "Gilet gialli" nonostante la tragedia: "Essere là o sola a casa a guardare le notizie, preferisco essere là". Più tardi,  precisava a BFMTV che "dal momento che non so cosa sia esattamente successo, non posso accusare nessuno. Lasciare parlare la collera, non è una soluzione". Oggi a  mezzogiorno, un corteo ha sfilato nei pressi dell'incrocio in cui la vittima Chantal Mazet è rimasta uccisa. Una catena umana si è poi formata intorno al sito prima di osservare un minuto di silenzio in memoria della vittima. L'omaggio è terminato con l'inno nazionale.