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MONDO

Emergenza terrorismo

Valls: dobbiamo proteggere nostra democrazia, stato di emergenza prorogato fino alle presidenziali

Pur affermando di voler rimanere "molto prudente", il primo ministro francese ha detto che il rischio di un attacco organizzato da un commando jihadista come quello del 13 novembre 2015 "tende a diminuire"
 

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Il primo ministro francese Manuel Valls ha detto oggi alla Bbc che lo stato di emergenza sarà "senza dubbio esteso per alcuni mesi" nel prossimo gennaio, in vista delle elezioni presidenziali in Francia. "E' difficile oggi porre fine allo stato d'emergenza. Soprattutto perché ci impegneremo in una campagna presidenziale entro poche settimane, con meeting e incontri pubblici. Dunque serve proteggere la nostra democrazia", ha commentato Valls. "Inoltre, questo dispositivo di emergenza ci permette di effettuare arresti e controlli amministrativi che sono efficaci. Quindi sì, vivremo di nuovo senza dubbio per alcuni mesi con questo stato di emergenza", ha aggiunto il primo ministro francese. Lo stato d'emergenza, introdotto in Francia dopo gli attacchi del 13 novembre 2015, è stato già prorogato per sei mesi alla fine di luglio. Pur affermando di voler rimanere "molto prudente", il primo ministro francese ha detto che il rischio di un attacco organizzato da un commando jihadista come quello del 13 novembre 2015 "tende a diminuire". "Ma viceversa potremmo dover far fronte ad attacchi come quello vissuto a Nizza" nel luglio del 2016 con 86 morti, compiuti cioè da "persone radicalizzate su internet, attraverso i social network, dallo Stato islamico senza dover passare attraverso la Siria o l'Iraq", ha commentato Valls.

Per quanto riguarda una possibile rinegoziazione degli accordi di Touquet che fissano a Calais (Nord della Francia) il confine franco-britannico, Valls ha rivolto un invito alla "cooperazione". "Possiamo sempre cambiare un trattato, ma se domani diciamo che non c'è accordo, che non c'è più il Trattato e che il confine è aperto, ci saranno migliaia e migliaia di persone che convergeranno verso la Gran Bretagna, e questo sarebbe una tragedia per la Manica e un grave problema per la Gran Bretagna. Ciò dimostra bene che abbiamo bisogno di cooperazione", ha sottolineato il premier francese.

I principali concorrenti alle primarie primario della destra francese in vista delle presidenziali (aprile-maggio 2017) hanno chiesto di rinegoziare gli accordi di Touquet conclusi nel febbraio 2003 tra Londra e Parigi.