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MONDO

Sparatoria nella sinagoga

Funerali a Pittsburgh. Protesta contro Trump. La famiglia di una vittima rifiuta l'incontro

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Primi funerali oggi a Pittsburgh dopo la sparatoria nella sinagoga locale ad opera di un suprematista bianco, che ha ucciso 11 persone prima di essere arrestato. Il sindaco della città William Peduto aveva chiesto a Donald Trump di posticipare la sua visita per concentrare l'attenzione della comunità sul dolore delle famiglie e gli sforzi della polizia sulla sicurezza dei funerali, ma il presidente ha deciso di andare lo stesso insieme a Melania, alla figlia Ivanka e al genero Jared Kushner.   

Oltre 1000 persone finora hanno firmato aderendo ad una protesta in coincidenza con l'arrivo del presidente Donald Trump e della first lady Melania a Pittsburgh per incontrare le vittime della sparatoria in sinagoga ad opera di un suprematista bianco. Lo scrive il Washington Post. Gli autori della contestazione dichiarano che Trump "non è benvenuto nella nostra città e nel nostro Paese", facendo riferimento alla sua retorica incendiaria. 



Almeno una delle famiglie delle vittime della sparatoria nella sinagoga di Pittsburgh ha rifiutato di incontrare il presidente Donald Trump nella sua visita di oggi. Si tratta della famiglia di Daniel Stein, 71anni. Il nipote, Stephen Halle, ha spiegato che in parte è per i commenti fatti dal tycoon dopo la strage, quando disse che la sinagoga avrebbe dovuto essere protetta. Lo scrive il Washington Post.