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Coronavirus

G20 Roma

Speranza: "Numeri in crescita, serve cautela. Su estensione terza dose valuteremo quando e come"

"Liberalizzare i brevetti è discussione da proseguire" dice il ministro al termine della riunione del G20 dei ministri della Salute e delle Finanze, "certo è che vogliamo favorire trasferimento tecnologico in paesi"

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"I numeri della pandemia in Italia sono in crescita, anche se la situazione è migliore rispetto ad altri Paesi europei. È necessaria cautela e prudenza, e mantenere misure di precauzione quali l'uso delle mascherine". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a margine del G20 Salute-Finanze in merito ai dati dell'ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia.

In questo momento, ha spiegato Speranza, "i numeri dell'Italia sono tra i numeri più bassi in Europa se si pensa che la Germani, ad esempio, ha segnato poche ore fa 28mila casi in un solo giorno. Tuttavia non vi è dubbio che i numeri sono in crescita e sono in crescita anche in Italia. Questo ci richiede massima attenzione e massima cautela". Dobbiamo "continuare con la campagna vaccinale, che è lo strumento fondamentale, dobbiamo insistere ancora con le prime dosi - siamo arrivati all'86,2% che è un numero molto significativo ma dobbiamo ancora crescere - e poi dobbiamo accelerare la campagna anche sulle terze dosi che - ha sottolineato il ministro - sono importanti per proteggere in modo particolare le persone più fragili. Siamo partiti dalla popolazione over 60 e con i fragili di ogni età e dobbiamo insistere su questo terreno". Quindi, ha avvertito, "attenzione e cautela perché la pandemia è ancora in corso, e la richiesta è di continuare a usare le misure di cautela a partire dall'uso delle mascherine che è decisivo".

Speranza ha rilevato inoltre come sia necessario "continuare a parlare con l'evidenza scientifica e con i fatti : i vaccini consentono una gestione molto migliore della pandemia e tutti gli studi dicono che i vaccini sono efficaci e sicuri. Dobbiamo proseguire questo lavoro di dimostrazione con l'evidenza scientifica del valore dei vaccini e del fatto che - ha concluso- sono la vera arma per aprire una stagione diversa".

Su estensione terza dose valuteremo quando e come
"Sono valutazioni che faremo con la nostra comunità scientifica. Oggi noi raccomandiamo fortemente la terza dose a tutte le persone over 60 e che hanno superato 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale. La raccomandiamo anche ai fragili di ogni età. Poi con l'evoluzione delle conoscenza scientifiche valuteremo quando e come eventualmente estendere la terza dose". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a conclusione del G20 dei ministri della Salute e delle Finanze a Roma.

Liberalizzare brevetti discussione da proseguire
Sulla liberalizzazione dei brevetti dei vaccini anti-Covid "ci sarà una discussione ancora da proseguire, ma quel che è certo che noi vogliamo favorire un trasferimento tecnologico anche in paesi che oggi non hanno una dotazione sufficiente. Nell'immediato la prima necessità è quella di portare le dosi di vaccino nei paesi più deboli ma il secondo grande obiettivo sarà trasferire le tecnologie" ha continuato Speranza.

Impegno economico per Paesi poveri ma nessun tetto
"Abbiamo assunto l'impegno di arrivare entro fine anno al 40% della popolazione globale vaccinata e di arrivare al 70% entro metà del 2022- ha riferito il ministro-. C'è un impegno di tutti Paesi G20 a intervenire per i paesi più poveri con un impegno economico molto forte. Ciò è stato ribadito oggi da tutti i ministri delle Finanze e questo è il senso della riunione di oggi. Abbiamo quantificato l'obiettivo del 40 e 70%: le cifre che saranno necessarie a tal scopo, saranno investite. Mettere una cifra fissa significherebbe mettere un tetto, mentre a noi interessa l'obiettivo".

"E' necessario rafforzare le campagne di vaccinazione in tutto il mondo. Il vaccino - ha aggiunto Speranza - non può essere considerato un privilegio dei paesi più forti ma un diritto di tutti i Paesi del mondo".   "C'è un impegno di tutti Paesi del G20 a intervenire in favore dei Paesi più poveri con un impegno economico molto forte. Ciò è stato ribadito oggi da tutti i ministri e l'obiettivo - ha concluso - è arrivare a quei numeri di vaccinazioni attraverso innanzitutto un grande investimento dei Paesi più forti".