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ECONOMIA

G7, Padoan: più integrazione dà più crescita, Ue ha molto da fare

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Immagine di repertorio
Clima positivo al G7 delle Finanze a Sendai: la crisi iniziata nel 2008, che in Italia è stata la più lunga e profonda dell'ultimo secolo, è ormai superata. Ma il ritmo di crescita non è ancora soddisfacente e il commercio globale fa registrare volumi più bassi del potenziale. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha sottolineato l'importanza della liberalizzazione delle attività economiche, per favorire la ripresa degli scambi tra le aree commerciali del mondo e in particolare l'urgenza di procedere alla integrazione delle attività nell'ambito del mercato unico dell'Unione Europea.

"L'evidenza storica ci insegna che l'integrazione ha favorito l'aumento degli scambi e di conseguenza la crescita economica - ha sostenuto Padoan a margine degli incontri, secondo quanto riporta un comunicato del ministero -. In Europa c'è ancora molto lavoro da fare in questa direzione e molto valore potenziale da mettere a frutto per il benessere dei cittadini".

In agenda due temi impegnano i leader globali da diverso tempo: come rivitalizzare una crescita ancora timida e come contrastare i fenomeni di frode ed elusione fiscale per garantire a tutti gli Stati, in particolare ai paesi in via di sviluppo, entrate corrispondenti alla ricchezza prodotta.

Negli incontri si è discusso anche il ruolo del fenomeno migratorio, si legge, che non si può più affrontare nella logica dell'emergenza ma è da affrontare piuttosto nella consapevolezza che grandi flussi di persone continueranno a muoversi nei prossimi anni, spinti da guerre e condizioni di vita estreme. A tutti appare evidente che una soluzione strutturale può essere conseguita soltanto creando condizioni di vita sicure nei paesi d'origine.

Oltre all'Italia, al G7 partecipano Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, e come ospiti i rappresentanti delle principali organizzazioni della cooperazione economica internazionale: Fmi, Banca Mondiale, Ocse. Gli incontri sono stati ospitati quest'anno dal Giappone a Sendai, una delle località danneggiate dal grande terremoto che nel 2011 ha colpito la costa orientale del Paese del sol levante. Prima di raggiungere Sendai, Padoan ha incontrato a Tokyo numerosi esponenti della comunità finanziaria giapponese.