ECONOMIA
Torino
G7 Sviluppo: a Venaria manichini di Renzi e Poletti decapitati per protesta
In scena alla Reggia di Venaria di Torino singolare manifestazione contro il G7 di fine mese con i manichini di Matteo Renzi e Giuliano Poletti ghigliottinati

Il G7 su Industria, Lavoro e Scienza, in programma alla Reggia di Venaria di Torino a fine mese, non è ancora iniziato ma c'è già stata la prima di una serie di proteste organizzata dai movimenti contrari al summit internazionale.
Al grido di "Ghigliottina a chi affama il popolo", una ventina di autonomi, molti dei quali del centro sociale torinese Askatasuna, hanno inscenato, davanti al complesso museale della Reggia ed ai turisti presenti, un'esecuzione pubblica con la 'decapitazione' di due fantocci con le maschere del ministro Giuliano Poletti e del segretario del Pd Matteo Renzi.
L'azione è stata organizzata e rivendicata dalla rete antagonista Torino 'Reset G7', sigla di tutte le varie componenti che hanno annunciato di volere contestare il vertice, in programma nella settimana dal 24 al 30 settembre, dei ministri del Lavoro, della Scienza e dell'Industria di Germania, Francia, Stati Uniti, Italia, Canada, Giappone, Regno Unito sulle tematiche dell'industria, lavoro e ricerca. Questo G7 dedicato allo sviluppo è una prima assoluta in quanto affronta proprio i tre temi fondamentali della crescita per i sette paesi più ricchi al mondo.
La protesta è avvenuta nell'ultimo giorno di apertura al pubblico della storica dimora sabauda che deve essere allestita per l'evento internazionale e dotata delle necessarie ed adeguate misure di sicurezza. Quindici manifestanti sono stati identificati dai Carabinieri.
Al grido di "Ghigliottina a chi affama il popolo", una ventina di autonomi, molti dei quali del centro sociale torinese Askatasuna, hanno inscenato, davanti al complesso museale della Reggia ed ai turisti presenti, un'esecuzione pubblica con la 'decapitazione' di due fantocci con le maschere del ministro Giuliano Poletti e del segretario del Pd Matteo Renzi.
L'azione è stata organizzata e rivendicata dalla rete antagonista Torino 'Reset G7', sigla di tutte le varie componenti che hanno annunciato di volere contestare il vertice, in programma nella settimana dal 24 al 30 settembre, dei ministri del Lavoro, della Scienza e dell'Industria di Germania, Francia, Stati Uniti, Italia, Canada, Giappone, Regno Unito sulle tematiche dell'industria, lavoro e ricerca. Questo G7 dedicato allo sviluppo è una prima assoluta in quanto affronta proprio i tre temi fondamentali della crescita per i sette paesi più ricchi al mondo.
La protesta è avvenuta nell'ultimo giorno di apertura al pubblico della storica dimora sabauda che deve essere allestita per l'evento internazionale e dotata delle necessarie ed adeguate misure di sicurezza. Quindici manifestanti sono stati identificati dai Carabinieri.