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MONDO

Carbis Bay

Concluso il G7 in Cornovaglia. Un miliardo di vaccini ai Paesi poveri

Un G7 "collaborativo e produttivo": mettere fine alla pandemia e rilanciare la ripresa sono stati i temi centrali, ha detto afferma il presidente Usa Joe Biden nella conferenza finale del G7

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Si è ufficialmente chiuso il vertice G7 di Carbis Bay, in Cornovaglia. Focus sull'ambiente e sulla battaglia contro i cambiamenti climatici nella terza e ultima giornata del summit a presidenza britannica, allargato da ieri ai leader ospiti di Australia, Corea del Sud, India, Sudafrica e di Onu e Oms. Ora, dice il premier Maio Draghi, serve "un accordo ambizioso e duraturo" sulla transizione ecologica, ambiente e il clima.

Al centro del vertice le misure per combattere la pandemia. Sul fronte lotta al Covid "al G7 è emerso il chiaro obiettivo di vaccinare la popolazione mondiale e mettere fine alla pandemia nel 2022", spiegano fonti Ue. Al G7 "siamo riusciti a raggiungere una posizione molto equilibrata" in merito al dibattito sugli accordi Trips e la revoca dei brevetti sui vaccini, spiegano inoltre fonti Ue, ricordando che l'Unione europea "è stata la farmacia del mondo in questa pandemia".

In primo piano anche i rapporti con Cina e Russia. Il G7 e la Cina sono "forti concorrenti" in campo economico e "rivali sistemici" quando si tratta di diritti umani e democrazia, ha dichiarato ai microfoni di Euronews la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a margine del G7 in Cornovaglia.

Riguardo a Pechino nella dichiarazione finale arriva un testo meno duro rispetto alla proposta Usa, nel quale la Cina viene indicata come "rivale" sui diritti umani, con riferimenti alla denuncia del lavoro forzato imposto alla minoranza musulmana degli Uiguri nello Xinjiang e al rispetto delle libertà a Hong Kong, ma non mancano richiami ad aree di cooperazione, in particolare sul clima.

Approvata inoltre l'idea del piano lanciato dagli Usa in alternativo alla Via della Seta, e la richiesta di una indagine "tempestiva e trasparente "sulle origini del Covid.

"E' importante portare avanti "il piano per sostenere i Paesi in via di sviluppo (Build backthe world) "ed avere un modello migliore. Per il G7 è importante convincere che l'investimento con noi non ha impegni e legami rispetto" alla Via della seta cinese.  Così la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ai microfoni diEuronews, alla domanda se l'iniziativa sia antagonista rispetto a quella di Pechino. 

La maggior parte dei leader si ritroveranno lunedì a Bruxelles per il vertice Nato.

Il G7 si impegna a donare un miliardo di vaccini 
 Il G7 promette un miliardo di ulteriori vaccini contro il Covid. "Gli impegni complessivi delG7 dall'inizio della pandemia sono per un totale di due miliardidi dosi, con impegni da quando ci siamo riuniti lo scorso febbraio 2021, incluso qui a Carbis Bay, per offrire un miliard odi dosi il prossimo anno", si legge nel comunicato finale di cui l'agenzia Bloomberg ha ottenuto una copia.

Il vertice G7 si è concluso con "un trionfo", in particolare sul fronte dello sforzo contro la pandemia con l'impegno a donare oltre "un miliardo di vaccini" ai Paesi meno ricchi. ha detto il premier britannico Boris Johnson, in veste di presidente di turno del summit a Carbis Bay, in Cornovaglia. Johnson ha parlato di "un grande passo" per contribuire a sconfiggere il Covid, esaltando poi il contributo degli scienziati e ha indicato in particolare il siero sviluppato a Oxford e prodotto da AstraZeneca come "il più popolare al mondo"e come uno strumento efficace fornito al mondo "a prezzo di costo". 

Von der Leyen: "Firmiamo importante patto sul clima"
Il G7 si impegna ad "accelerare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra" e a dimezzarle entro il 2030. È quanto si legge nel comunicato finale nel quale i leader del G7 riaffermano il loro impegno all'accordo di Parigi sul clima. "A questo fine - affermano - ci siamo impegnati ad aumentare i target al 2030" con un taglio collettivo delle emissioni della metà rispetto al 2010 e di oltre la metà rispetto al 2005.

"Sulla strada per la Cop 26. I partner del G7 stanno firmando un importante impegno congiunto per l'azzeramento delle emissioni nette entro il 2050 (come ultimo termine) e per mantenere alla portata l'aumento della temperatura di 1,5 gradi. Faremo tutto il possibile per attenerci all'1,5%". Così la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, su Twitter. 

"Dobbiamo decarbonizzare il settore energetico - scrive la presidente della Commissione euroopea -. Il 25% dell'energia dell'Unione europea viene da fonti rinnovabili: puntiamo a salire al 38% per il 2030. I partner del G7 hanno deciso di eliminare gradualmente il carbone. L'accordo di porre fine al finanziamento globale del carbone è un grande risultato e invia un messaggio forte al mondo".

Michel: Ue guida la lotta ai cambiamenti climatici
"L'Ue guida la lotta contro i cambiamenti climatici al G7. Chiediamo ai nostri partner di unirsi agli sforzi dell'Ue sui finanziamenti sul clima per raggiungere l'obiettivo di 100 miliardi di dollari all'anno, a sostegno dei Paesi in via di sviluppo". Così il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter.

Draghi: atmosfera positiva, ma realistica. Con Biden, riaffermato rapporto antico
"L'atmosfera del G7 è stata positiva ma realistica: positiva perché sono sette Paesi le cui economie vanno bene o benissimo, la ripresa si sta consolidando,la campagna vaccinale prosegue in tutti i Paesi con diversi stadi di avanzamento ma sostanzialmente l'atmosfera, come in Italia d'altronde, è cambiata molto", dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

"Il presidente Biden al G7 ha voluto ricostruire le alleanze tradizionali" degli Stati Uniti dopo il periodo di Trump, in cui erano state "seriamente incrinate", ha detto il premier.

"L'incontro con Biden è andato molto, molto bene" ed è servito a "riaffermare un rapporto antico" tra Italia e Usa. "E' stato un rivedersi, ci conoscevamo da tanto tempo: è stato un piacevole rientro", dice il premier Mario Draghi, spiegando che si è parlato delle aree internazionali di crisi "in particolare in Nord Africa". Il presidente del Consiglio spiega che non è ancora fissata una data per una sua visita a Washington. "

Il colloquio con Biden è andato molto, molto bene, c'è stata ampia disponibilità a lavorare insieme, c'è un rapporto antico che andava semplicemente richiamato, non consolidato", sottolinea Draghi. "Abbiamo parlato di varie parti del mondo in cui la collaborazione con gli Stati Uniti può essere di aiuto, direi soprattutto per il ruolo che hanno gli Stati Uniti nelle Nazioni Unite per aiutarci ad aiutare nelle varie parti del mondo e principalmente per il Nordafrica".

"Il tema politico dominante è stato quale atteggiamento debba avere il G7 nei confronti della Cina e in generale di tutte le autocrazie, che usano la disinformazione, i social media, fermano gli aerei in volo, rapiscono, uccidono, non rispettano i diritti umani, usano il lavoro forzato. Tutti questi temi di risentimento nei confronti delle autocrazie sono stati toccati e condivisi. In questo senso è stato un vertice realistico: c'era contentezza per l'economia ma non si sono persi di vista i problemi", dice Mario Draghi in conferenza stampa.

"Gli atteggiamenti, le posizioni, il comportamento di governi come quelli del G7 deve essere fondato su tre principi fondamentali. Prima di tutto bisogna cooperare, come sul tema del clima, l'Ue è responsabile solo per il 7% delle emissioni diCo2, la Cina per il 30%, l'India per il 7%, gli Usa più o meno la stessa cifra. Questo vertice marcava il ritorno degli Usa alta volo del clima dopo la presidenza Trump", spiega il presidente del Consiglio. 

"Il secondo principio è competere: noi in misura significativa per quel che ci riguarda e tutte le altre economie al tavolo hanno ragioni per competere finanziariamente,commercialmente, industrialmente con l'economia cinese, quindi nessuno disputa il fatto che la Cina abbia diritto ad essere una grande economia come le altre intorno a quel tavolo. Quello che è stato messo in discussione sono i modi che utilizza, come le detenzioni coercitive. E' un'autocrazia che non aderisce alle regole multilaterali, non condivide la stessa visione del mondo che hanno le democrazie", prosegue. 

"Il terzo punto fondamentale è essere franchi, mentre cooperiamo, sulle cose che non condividiamo", conclude. Per quanto riguarda i rapporti con la Cina un "pilastro" è "essere franchi: l'ho già detto in altre occasioni, bisogna essere franchi sulle cose che non condividiamo. Biden a un certo punto ha detto che il silenzio è complicità", dice il premier Mario Draghi.

"Si è parlato di divisioni tra il presidente americano e l'Italia e la Germania. Il comunicato riflette perfettamente la posizione nostra in particolare rispetto alla Cina" a partire dall'idea di "cooperare ma essere franchi sulle cose che non condividiamo e accettiamo", dice il premier."Cooperazione, competizione e franchezza", ha sottolineato il presidente del Consiglio. 

"Sostanzialmente l'atmosfera al G7 è cambiata molto. Era il primo vertice di Biden e l'ultimo della cancelliera Merkel. E' un buon momento per le nostre economie ma restano preoccupazioni e rischi cui fare attenzione", dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del G7. 

"Dopo aver sentito Figliuolo posso rassicurare che il piano vaccinale continua: non ci sono incertezze né timori che non possa andare in porto",  dice il premier Mario Draghi. "Ogni punto è stato chiarito dal ministro Speranza stamane. C'è adesione spontanea delle Regioni" alle linee del governo.

"Non abbiamo parlato della possibilità che possano iniziare a produrre in Italia. Ma di fatto ci sono accordi con aziende americane per produrre in Italia. Mi pareva di aver già annunciato una volta un'azienda in particolare, ora si è aggiunta anche Moderna. Ci sono siti che verranno utilizzati. Mi pare che la cosa stia andando bene", ha detto Draghi.

"Ora un accordo ambizioso e duraturo” sul clima, aveva detto a quanto si apprende il premier italiano Mario Draghi, stamane intervenendo alla sessione dei lavori del G7 dedicata al tema.

Al tavolo del G7 è emersa "la necessità di destinare una quota importante di investimenti perla ricostruzione" dopo il Covid "alla Green Recovery". E' quanto avevano riferito fonti italiane, sottolineando che l'Italia è pienamente in linea, dal momento che il 30% delle risorse messe a disposizione per la ricostruzione è dedicato alla transizione ecologica. 

Johnson elogia il ruolo Draghi nel G7
Boris Johnson ha evocato l'importanza di una relazione "molto stretta e speciale" fra Regno Unito e Italia a conclusione del vertice G7 di Carbis Bay. Ha poi sottolineato il rapporto con Mario Draghi, che ha definito "un economista brillante", evidenziandone il ruolo guida nella prima sessione del vertice e ricordando ancora una volta "la grande efficacia" del discorso del "whatever it takes" con cui l'attuale presidente del Consiglio annunciò da numero uno della Banca centrale europea l'intervento destinato a salvare l'euro.

Michel: l'Ue ha lavorato a allineare posizioni democrazie
"L'Unione europea ha trascorso gli ultimi tre giorni al G7 ad allineare le posizioni delle principali democrazie mondiali", ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un videomessaggio affidato a Twitter.  "La priorità - spiega - è stata convincerli ad unirsi alla leadership dell'Ue nell'accelerare la produzione e le consegne globali dei vaccini".  

"Vediamo che le democrazie liberali e le società aperte affrontano la pressione dei regimi autoritari. Questa sfida ci ha sollecitati ad unire le forze durante il G7, non solo per essere in grado di reagire alla pressione o agli attacchi, ma anche per diffondere i nostri valori di libertà,  dello stato di diritto, di rispetto per i diritti umani", ha spiegato  Michel.  Nel suo messaggio il presidente del Consiglio europeo ha evidenziato anche il tema dell'Africa. "Già da alcuni anni, con alcuni in Europa, siamo convinti che questo impegno per l'Africa debba essere al cuore delle nostre relazioni internazionali future. Siamo stati sempre più in grado di unificare le posizioni dei Paesi europei su questo tema e ora abbiamo convinto i nostri partner a mobilitare più fondi per assicurare una strategia a vantaggio dell'Europa e dell'Africa. 

Biden: G7 produttivo, fine pandemia ed economia al centro
Un G7 "collaborativo e produttivo": mettere fine alla pandemia e rilanciare la ripresa sono stati i temi centrali. Lo afferma il presidente Joe Biden nella conferenza finale del G7, ringraziando Boris Johnson per l'ospitalità. "Abbiamo fatto progressi nel ristabilire la credibilità americana fra i nostri amici più stretti", ha detto Biden.

"C'è accordo sul lavorare insieme per prevenire, anticipare e affrontare pandemie future", afferma Joe Biden nella conferenza finale del G7 definito "straordinario". Il presidente americano ha anche riferito che il G7 ha appoggiato la minimum tax globale del 15% che "ferma la corsa al ribasso" delle tasse.

Sul tema del clima il presidente Usa dice che "è urgente e essenziale" la transizione del mondo verso l'energia pulita.

Il piano per le infrastrutture lanciato dal G7 in alternativa alla Via della Seta è "più equo di quello di Pechino", afferma Joe Biden nella conferenza finale del G7, decidendosi "soddisfatto del risultato" del vertice. Il presidente americano quindi ribadisce che "l'America è tornata, ho percepito un senso di entusiasmo per il ritorno dell'America al tavolo, per il suo impegno".

La democrazia è in gara con le autocrazie del mondo, afferma Biden dicendosi "soddisfatto" di quello che è uscito dal G7 sulla Cina. Pechino deve iniziare ad agire con maggiore responsabilità, aggiunge Biden, ribadendo comunque di non volere alcun conflitto con la Cina.

Il presidente Usa ha fatto notare che il mondo non ha ancora avuto accesso ai laboratori di Wuhan in Cina per capire se l'epidemia di Covid-19 sia naturale o abbia a che fare con "esperimenti". Biden ha ricordato che il G7 farà in modo di ottenere dalla Cina una maggiore trasparenza.

Riguardo al tema della lotta alla pandemia il presidente americano ha confermato che gli Usa doneranno 500 milioni di dosi di vaccino anti-Covid ai Paesi in via di sviluppo, di cui 200 milioni entro la fine di quest'anno.

Joe Biden incontra la Regina
Nell'agenda del presidente americano Joe Biden, c'è l'incontro con la regina Elisabetta al Castello di Windsor. In serata, il trasferimento a Bruxelles in vista del vertice bilaterale Usa-Ue e della riunione Nato di lunedì e martedì.

Merkel: da Biden nuovo slancio
Stamane, la cancelliera tedesca Angela Merkel ai colloqui del G7 ha salutato il "nuovo slancio" dato dall'arrivo di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti.

Macron: il G7 non è un club ostile alla Cina
Il G7 "non è un club ostile alla Cina",  ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine dei lavori del summit.  Il G7 è un "insieme di democrazie" che vogliono "lavorare con la Cina su tutti i dossier mondiali", malgrado le differenze, ha spiegato Macron.

L'intervento di sir David Attenborough
La mattinata, articolata in due sessioni di lavoro prima delle conferenze stampa conclusive d'inizio pomeriggio, è stata introdotta da un messaggio del 95enne sir David Attenborough, naturalista, divulgatore e celeberrimo autore di documentari targati Bbc, scelto dal governo Johnson come ambasciatore speciale sul dossier climatico, il quale ha avvertito i Grandi che non c'è tempo da perdere. E che gli esseri umani sono già sull'orlo dell'abisso, sul punto "di destabilizzare l'intero pianeta" e la natura in modo irrimediabile.   

Attenborough afferma che riscaldamento globale e perdita della biodiversità sono al di là diogni dubbio, come pure il fatto che "le nostre società e Paesi sono iniqui". "La domanda che la scienza ci costringe ad affrontare in particolare nel 2021 è se, come risultato di questi fatti intrecciati, siamo sul punto di destabilizzare l'intero pianeta". "Se è così, allora le decisioni che prendiamo in questo decennio, in particolare le decisioni prese dai Paesi economicamente più avanzati, sono le più importanti nella storia umana", ha detto ancora Attenborough, in dichiarazioni rilasciate dagli organizzatori del summit.

Le proposte di Boris Johnson sull'ambiente
Boris Johnson lancia la proposta di un contributo da mezzo miliardo di sterline da destinare attraverso lo UK BluePlanet Fund a Paesi come Ghana, Indonesia e isole del Pacifico contro la pesca sregolata e l'inquinamento dei mari, in difesa dell'ecosistema costiero e a tutela delle barriere coralline.   

"Proteggere il nostro pianeta - ha dichiarato il premier britannico a margine dell'apertura stamattina della giornata finale del summit - è la cosa più importante che i leader possano fare per la gente. Vi è una relazione diretta fra la riduzione delle emissioni nocive, la salvaguardia della natura,la creazione di posti di lavoro e la garanzia d'una crescita economica a lungo termine. Come nazioni democratiche, abbiamo la responsabilità anche di aiutare i Paesi in via di sviluppo "sulla strada di una crescita pulita, e questo G7 rappresenta un'opportunità senza precedenti per guidare il mondo verso una Rivoluzione Industriale Green che abbia il potenziale di trasformare il nostro modo di vivere".

Johnson: il Covid non sembra uscito da un laboratorio
 "Al momento l'indicazione" degli esperti britannici è che il Covid "non sembra aver avuto origine in un laboratorio" come quello cinese di Wuhan, ha ribadito il premier Boris Johnson a margine della conclusione del vertice G7 di Carbis Bay, in Cornovaglia, pur condividendo con gli altri leader la richiesta di una verifica internazionale cui sia dato accesso anche in Cina per la necessaria raccolta di tutte le informazioni necessarie. "Chiaramente - ha aggiunto -ogni persona di buon senso guarda con mente aperta" a ogni ipotesi, fino a quando non ci saranno chiarezza e trasparenza definitive. 

Sulla questione aveva parlato stamane  il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab. Il Regno Unito continua a ritenere verosimile l'origine animale del Covid e "non crede"all'ipotesi di una fuga del virus dal laboratorio cinese di Wuhan sulla base dei rapporti a sua disposizione; ma invoca comunque un'indagine internazionale e chiede che la Cina condivida in modo trasparente le informazioni richieste. 

Johnson glissa sulla Brexit: "Al G7 un livello fantastico di armonia"
Al G7 a Carbis Bay c'è stato "un livello fantastico di armonia" e la "vasta maggioranza" delle conversazioni sono state a proposito di altri temi rispetto alla disputa con l'Ue sul protocollo in Nord Irlanda nell'ambito della Brexit. Lo ha sottolineato il premier britannico, Boris Johnson, pressato dai giornalisti in conferenza stampa in merito alla querelle con il presidente francese Emmanuel Macron, le cui parole sono state definite offensive dal capo della diplomazia britannica, Dominic Raab.

Su Cina accordo raggiunto di mediazione. Chiesto rispetto diritti umani 
Compromesso al vertice G7 su Pechino. Lo si apprende da fonti diplomatiche europee che confermano l'intesa su un testo meno duro rispetto alla proposta Usa. Nel testo la Cina viene indicata come "rivale" sui diritti umani, con riferimenti alla denuncia del lavoro forzato imposto alla minoranza musulmana degli Uiguri nello Xinjiang, ma non mancano richiami ad aree di cooperazione con Pechino (in particolare sul clima), mentre sul piano commerciale ed economica si parla di concorrenza. Approvata inoltre l'idea del piano lanciato da Washington alternativo alla Via della Seta denominato 'Build Back Better World' o B3W. 

Il G7 chiede alla Cina il "rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, soprattutto nello Xinjiang". E' quanto si legge nel comunicato finale del G7, nel quale si chiede il rispetto delle libertà anche a Hong Kong. Lo riporta l'agenzia Bloomberg che ha ottenuto una copia del comunicato finale del vertice.

Cina: "Piccolo gruppo" non può decidere le sorti del mondo
Commentando il vertice del G7, la Cina ha affermato oggi che sono finiti i tempi quando "un piccolo gruppo di Paesi" poteva decidere i destini del mondo. "I giorni quando le decisioni globali erano dettate da un piccolo gruppo di Paesi sono finiti da molto", ha affermato un portavoce dell'ambasciata cinese a Londra, citato sul sito della Reuters. "Noi crediamo che i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, poveri o ricchi, siano tutti uguali, e che gli affari del mondo devono essere gestiti attraverso la consultazione tra Paesi", ha aggiunto il portavoce.