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POLITICA

l'intervento del segretario della CEI inviato al convegno su De Gasperi

Galantino: politica piccolo harem di cooptati e di furbi

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La politica di Alcide De Gasperi "non e' quella che siamo stati abituati a vedere oggi, vale a dire un puzzle di ambizioni personali all'interno di un piccolo harem di cooptati e di furbi". Lo dice il segretario generale Cei, mons. Nunzio Galantino, nella sua Lectio degasperiana, che ha consegnato, non partecipando all'incontro in Trentino, "per evitare di innescare ulteriori polemiche" dopo lo scontro con la lega sull'immigrazione.

Galantino aveva definito i politici che speculano sulla paura dell'invasione degli stranieri "piazzisti da 4 soldi".  "I veri politici - sottolinea ora il segretario della Cei - segnano la storia ed è con la storia che vanno giudicati, perché solo da quella prospettiva che non è mai comoda, si possono percepire grandezze e miserie dell'umanità". "Pensiamo spesso che il buon cattolico sia un uomo a metà, una via di mezzo tra gli ambiziosi e i disperati e non è vero. Pensiamo che un cattolico sia un uomo con il freno a mano, che non possa godere del successo della scienza o dei frutti della ricchezza, ma sono bestemmie perché non c'è nessun motivo che ci spinga a rinunciare ad offrire al Signore il meglio dell'intelligenza e dello sviluppo economico e tecnologico".

"Un popolo non è soltanto un gregge, da guidare e da tosare". Continua il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, nell'intervento scritto inviato al convegno di Trento dedicato ad Alcide De Gasperi.  "Il popolo è il soggetto più nobile della democrazia e va servito con intelligenza e impegno, perché ha bisogno di riconoscersi in una guida - sottolinea il vescovo - solo sbanda e i populismi sono un crimine di lesa maesta di pochi capi spregiudicati nei confronti di un popolo che freme e che chiede di essere portato a comprendere meglio la complessita dei passaggi della storia".