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ITALIA

L'omicidio di Chiara Poggi

Garlasco, oggi riprende il processo. Il mistero del Dna su bici e scarpe di Stasi

La Corte d'Assise d'Appello di Milano ascolterà sette testimoni indicati dall'accusa. Il procuratore generale punta su due indizi chiave: le tracce di Dna della vittima sulla bici e sulle scarpe di Alberto Stasi. Da dimostrare il presunto scambio di pedali tra due biciclette

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di Isabella Romano
Riprende a Milano il processo d'Appello per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto del 2007. In aula saranno ascoltati i sette testimoni, indicati dall'accusa che punta a dimostrare la colpevolezza di Alberto Stasi.

Gli elementi dell'accusa
Le tesi della procura si giocano su due elementi chiave. Accertare se i pedali della bici nera da donna sequestrata lo scorso aprile agli Stasi siano stati scambiati o meno.  Approfondire le questioni relative al modello di scarpe che il pg Laura Barbaini ha indicato come quello calzato dall'omicida e ai presunti graffi sul braccio di Alberto Stasi. Graffi che furono notati e fotografati quando, il 13 agosto 2007, Stasi, subito dopo aver scoperto il cadaver di Chiara, si recò dai carabinieri. Le deposizioni dei testi potrebbero contribuire a fare chiarezza proprio su questi elementi.

I pedali delle bici
Due vicine di casa dicono di aver visto una bici nera da donna davanti alla villa di via Pascoli, dove Chiara fu uccisa la mattina del 13 agosto 2007. Una bici da uomo bordeaux fu sequestrata a Stasi dopo il fatto e sui pedali vennero individuate tracce del Dna di Chiara. Una bici nera da donna è stata consegnata da Stasi ad aprile scorso. Secondo la parte civile, i pedali di queste due bici sono stati scambiati da Alberto, che pensava al sequestro della bici nera subito citata dalle vicine. Ma una seconda bici nera da donna risulta essere stata regalata da un fornitore nel 2005, al padre di Stasi. La corte ha disposto con un'ordinanza l'acquisizione della consulenza sulla data di fabbricazione dei componeneti di questa seconda bici nera. 

Le scarpe di Alberto Stasi
Altro punto nodale nella vicenda: le scarpe requisite ad Alberto Stasi, 17 ore dopo la scoperta del corpo, avevano le suole pulite. Quindi, l'accusa crede che Stasi abbia finto di trovare il cadavere nel primo pomeriggio del 13 agosto. Avrebbe ucciso Chiara la mattina, con altre scarpe che poi ha gettato. Sulla scena del crimine sarebbe rimasta l'impronta parziale di una suola a pallini. Da una carta di credito risulta che il 16 settembre 2006, 11 mesi prima dell'omicidio, Stasi ha comprato un paio di scarpe, numero 42, la cui suola sarebbe compatibile con quella a pallini ritrovata sulla scena del delitto.