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ITALIA

Gay Pride a Milano. Mika e Fedez posano insieme su Instagram

La sfilata conclude la settimana dell'orgoglio omosessuale cominciata a Expo con una festa organizzata dal Padiglione Usa. 

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E' iniziata la sfilata del Gay pride che attraversa le vie centrali della città di Milano. Sono alcune migliaia di manifestanti che partecipano a questa manifestazione, una festa per rivendicare diritti di pari dignità con gli eterosessuali, in particolare sui diritti
fondamentali: le unioni civili e il matrimonio gay.

La sfilata è stata chiamata 'Milano Pride'. Ieri è arrivato anche il tifo di due supporter d'eccezione, gli idoli pop Mika e Fedez, che hanno posato insieme in una foto per i social. "Io e il mio amico Fedez sosteniamo il Gay Pride domani a Milano. È importante participare tutti, gay o no", ha scritto il cantante libanese su Instagram, ricevendo oltre 18mila like.

Tra l'altro, la pacifica e colorata manifestazione arriva proprio all'indomani di una storica decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha dato il via libera a matrimoni fra persone dello stesso sesso in tutti i 50 Stati che compongono gli Stati Uniti.

Il corteo è partito da piazza Duca D'Aosta. L'arrivo a Porta Venezia. Sicura la presenza del sindaco, Giuliano Pisapia insieme al vicesindaco e a sei assessori.

Tra i testimonial atteso Alessandro Costacurta, ex calciatore del Milan e della Nazionale. La sfilata conclude la settimana dell'orgoglio omosessuale cominciata a Expo con una festa organizzata dal Padiglione Usa. 

Polemiche alla vigilia dell'evento per alcune frasi choc di esponenti della Lega Nord a Palazzo Marino. In una nota i consiglieri comunali, Luca Lepore e Massimiliano Bastoni, hanno definito la parade "deprimente palcoscenico di qualche migliaio di frustrati, vittime di aberrazioni della natura" scatenando la reazione del segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati. "Ci ripugnano le parole dei consiglieri comunali leghisti", ha scritto Bussolati in una nota.

Per il centrodestra è il vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia, Riccardo De Corato, a chiedere che Pisapia sfili senza fascia tricolore. "Può ovviamente andare come privato cittadino - sostiene De Corato -, ma non deve andare come sindaco perché non rappresenta tutta la città ma solo una parte. Sono tantissimi i milanesi che non vogliono questa sfilata e che non approvano scelte che sono state fatte come il registro delle unioni civili e la trascrizione dei matrimoni tra omosessuali".