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MONDO

Hamas 'avverte' linee aeree: stop voli su Tel Aviv

Gaza, 100 morti dall'inizio dell'operazione. Hamas: "Pronti a combattere per mesi"

L'avvertimento di Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas, in un'intervista telefonica a una emittente di Gaza. Continua l’operazione Protective Edge. Netanyahu: "La tregua non è in agenda". L'Onu fa un appello per il cessate il fuoco 

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"Hamas è pronto a combattere per mesi": è l'avvertimento giunto la scorsa notte da Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas, in un'intervista telefonica ad una emittente di Gaza. "Stiamo scrivendo una nuova pagina, e il nemico dovrà sottoscriverla", ha detto il dirigente di Hamas, specificando che un eventuale cessate il fuoco dovrà rispettare le condizioni imposte da Hamas: fra queste, la rimozione del blocco di Gaza e la liberazione dei detenuti arrestati il mese scorso in Cisgiordania. 

L'operazione Protective Edge
Prosegue ormai da 4 giorni l'operazione Protective Edge ("Margine Protettivo"), l'offensiva israeliana su Gaza. L'escalation di violenza preoccupa il Consiglio di Sicurezza Onu, riunito di emergenza: "L'eccessivo uso della forza è intollerabile", ha detto il segretario generale Ban ki-Moon. Al Palazzo di Vetro si è sottolineato che "è urgente più che mai trovare un terreno comune per un ritorno alla calma e un'intesa per un cessate il fuoco".  

Intanto le Brigate Ezzedin al-Qassam hanno avvertito le compagnie aeree di non volare sullo scalo intenazionale Ben Gurion di Tel Aviv, nel mirino dei razzi del braccio armato di Hamas. L'aeroporto è rimasto operativo fin dall'inizio dell'operazione su Gaza, ma in alcuni casi i voli sono stati deviati verso nord. Tel Aviv è finita più volte nel mirino dei razzi lanciati dalla Striscia di Gaza, intercettati dall'Iron Dome o caduti in zone aperte. "L'ala armata di Hamas ha deciso di rispondere all'aggressione israeliana, e vi avvertiamo di non volare all'aeroporto di Ben Gurion, che sarà uno dei nostri obiettivi oggi perché ospita anche una base dell'aeronautica militare", hanno fatto sapere le brigate con un comunicato. Già un razzo è stato lanciato contro l'aeroporto venerdì, hanno aggiunto. Come ha fatto sapere un portavoce dello scalo internazionale, le sirene sono risuonate e tutte le attività si sono fermate per circa 10 minuti, ma l'allarme riguardava l'intera zona di Tel Aviv, non era una minaccia diretta all'aeroporto. 

E Obama chiama Netanyahu
Il presidente americano, Barack Obama, ha telefonato al premier israeliano, Benjamin Natanyhau, condannando i lanci di razzi su Israele ed esprimendo preoccupazione per il rischio di un'ulteriore escalation della situazione. Già in serata gli Usa avevano espresso apprensione. "Nessuno vuole assistere ad un'invasione di Gaza da parte di Israele. Per questo è importante un allentamento delle tensioni". Così la portavoce del Dipartimento di Stato, Jennifer Psaki. 

100 morti e 550 feriti
Due miliziani di Hamas sono stati centrati da un razzo israeliano e uccisi mentre attraversano in macchina una via del rione al-Bureij di Gaza. Stando all'ultimo bilancio aggiornato di fonte palestinese, sale così a un centinaio il totale dei morti nella Striscia in seguito ai raid israeliani di questa settimana. La cifra dei 100 morti complessivi include anche i cinque membri di una famiglia uccisa stamane a Khan Yunis (nel Sud della Striscia) in un raid israeliano nonché i palestinesi rimasti uccisi il 7 luglio, ossia il giorno precedente l'inizio dell'operazione militare Margine Protettivo. A Gaza quel giorno si ebbero altri nove morti: sette membri di Hamas, dilaniati da una esplosione mentre si trovavano in un bunker; e altri due miliziani di al-Fatah, uccisi dall'aviazione israeliana mentre - secondo la versione di Israele - erano impegnati a sparare razzi verso il Neghev. 

Dall'inizio della operazione "Margine Protettivo" gli obiettivi colpiti (zone di lancio di razzi, tunnel, campi di addestramento) sono stati 1090.

La minaccia dal Libano
La minaccia arriva anche dal Libano, dove un razzo è stato lanciato contro il nord di Israele. Lo rende noto un portavoce militare, specificando che non ci sono vittime, in quanto il razzo si è abbattuto su un campo aperto. La radio pubblica israeliana ha anche reso noto che due razzi di tipo Katiusha hanno raggiunto una zona a nord della cittadina di Kyriat Shmona.  

Razzo centra stazione carburante Israele. Esplosioni a Tel Aviv
Un razzo sparato da Gaza ha centrato una rifornimento di carburante nel sud di Israele e causato una potente esplosione. Vi sono, ha riferito l'esercito israeliano, almeno tre feriti. Il razzo era parte di una salva che ha avuto come obiettivo Ashdod, città portuale a circa 28 chilometri da Gaza. Uno dei feriti è grave, ha detto il portavoce dei servizi di emergenza Eli Bin. E sono tornate a risuonare le sirene di allarme su Tel Aviv. Lo ha constatato l'Ansa sul posto. Si sono poi udite due forti esplosioni. 

La condanna di Ba Ki-moon
Ban Ki-moon ha ribadito la sua condanna al lancio dei razzi da Gaza a Israele, sottolineando che "è inaccettabile per i civili di entrambe le parti di vivere permanentemente nella paura". "Il mio interesse primario è quello di proteggere i civili", ha aggiunto il segretario generale. "Ancora una volta - ha sottolineato - i palestinesi si trovano in mezzo tra l'irresponsabilità di Hamas e la dura risposta di Israele. Ma "la tregua con Hamas non è in agenda", ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu.