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MONDO

Oltre 700 le vittime palestinesi dall'inizio dell'offensiva

Gaza, Israele colpisce scuola Onu: 17 morti tra profughi palestinesi e personale delle Nazioni Unite

L'artiglieria israeliana ha colpito a Beit Hanun una scuola dell'Unrwa che ospitava gli sfollati; tre le vittime ci sono anche bambini,  200 i feriti. L'esercito israeliano apre un'inchiesta mentre Hamas minaccia "Israele pagherà un caro prezzo". Tre manifestanti palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania

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Gaza (Ap)
L'artiglieria israeliana ha colpito a Beit Hanun, nel Nord della Striscia di Gaza, una scuola dell'Unrwa, l'ente dell'Onu per i rifugiati, in cui avevano trovato riparo numerosi sfollati. Fonti mediche riferiscono che ci sono morti e feriti. Almeno 17 le vittime, ci sono anche bambini, circa 200 i feriti secondo fonti mediche. La scuola dell'Unrwa era utilizzata come rifugio per abitanti di Beit Hanun costretti ad abbandonare nei giorni scorsi le loro abitazioni, prima dell'ingresso delle forze di terra israeliana. Il razzo ha colpito il cortile dove si trovavano in prevalenza donne e bambini. I feriti sono stati portati nei vicini ospedali e secondo i medici il bilancio delle vittime potrebbe aumentare "a causa delle gravi condizioni di alcuni". 

Le accuse di Hamas
L'esercito israeliano ha aperto un'inchiesta sull'episodio ritendendo che la scuola possa essere stata colpiti da razzi di Hamas. Un portavoce militare israeliano ha sottolineato che "nella stessa zona prima c'erano stati in molte occasioni colpi di mortaio da parte di Hamas" e che Israele non ha nessuna intenzione di colpire strutture dell'Onu. Da Hamas arriva la replica, minaccia che "Israele pagherà un caro prezzo. Da parte dell'occupazione israeliana commettere un così terribile massacro contro i bambini costituisce un grave crimine di guerra".

Condanna di Ban Ki-moon
Ci sono anche membri dello staff dell'Onu tra le vittime morte nella scuola. Il segretario Ban Ki-moon si è detto "sconvolto dalla notizia dell'attacco". Ha ribadito "che tutte le parti devono rispettare i loro obblighi in base al diritto umanitario internazionale. Questo attacco sottolinea l'imperativo che le uccisioni devono fermarsi, e devono fermarsi ora".

Ucciso leader di Hamas
Intanto, il giorno dopo il raid sulla scuola, Tsahal rende noto di aver ucciso un leader della Jihad Islamica a Rafah: si tratta di  Salah Abu Hasnin. Ieri invece le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso tre palestinesi che insieme a circa 10mila persone si sono scontrati con i soldati e con la polizia di frontiera a Qalandiya, tra Gerusalemme e Ramallah.  I manifestanti protestavano contro l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Nelle stesse ore tre poliziotti israliani sono rimasti leggermente feriti dal lancio di pietre e di petardi dalla spianata del tempio, nel cuore di Gerusalemme.

Lontana la tregua
Intanto sembra ancora lontano il cessate il fuoco. Hamas aveva proposto una tregua umanitaria ma solo in cambio della rimozione del blocco israeliano della Striscia. Ma poi è arrivata la chiusura di Israele, "Non vedo che nei prossimi giorni possa essere concordata una tregua che costringa Israele a lasciare la striscia di Gaza" ha detto il ministro per la Ricerca scientifica Yaakov Peri, ex capo dei servizi segreti. Il ministro ammette però che potrebbe esistere la possibilità di una tregua umanitaria "di sei ore, o forse di 12 ore, o anche di 5 giorni o sette giorni. Magari in definitiva potrebbe essere concordato qualcosa a mezza strada...".