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MONDO

Aumenta il bilancio delle vittime

Gaza, continuano i raid. Onu chiede commissione di inchiesta internazionale

Il segretario Ban Ki-moon è tornato a chiedere una tregua mentre continuano gli attacchi nella Striscia. 660 le vittime, migliaia i feriti. L'alto commissario per i diritti umani condanna Israele, "Possibili crimini contro l'umanità", e Hamas: "Attacca i civili in modo indiscriminato". Colloquio Renzi- Netanyahu; sospesi i voli

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Gaza (LaPresse)
Continuano i raid a Gaza, ci sono altre vittime nel seidicesimo giorno dell'offensiva e il consiglio dell'Onu per i diritti umani chiede una commissione di inchiesta internazionale. A Ginevra è stata approvata una risoluzione che chiede un'indagine su tutte le violazioni nella Striscia di Gaza. I 47 Paesi membri hanno appoggiato la bozza di una risoluzione presentata dai palestinesi: 29 Stati si sono detti a favore (Cina, Russia, Paesi arabi e Latino Americani e africani), uno contro (gli Usa) e 17 (tra i quali alcuni Paesi europei) si sono astenuti.
La risoluzione per indagare su presunti crimini di guerra commessi dai militari israeliani è "una parodia e va rigettata da qualunque individuo rispettabile", il commento del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. "Dovrebbe piuttosto investigare - ha aggiunto - su Hamas".

Su Isreale e Hamas arrivano le dure parole dell'Alto Commissario per i Diritti Umani dell'Onu: Navi Pillay ha affermato che lo stato ebraico potrebbe essere chiamato a rispondere di crimini di guerra per gli attacchi compiuti nella Striscia di Gaza, che sollevano la "forte possibilità" di violazioni del diritto internazionale. Pillay ha poi accusato Hamas di "attaccare in modo indiscriminato i civili. Negli attacchi di Hamas e altri gruppi armati palestinesi contro zone civili non sono stati rispettati i principi di distinzione e precauzione".

Drammatico bilancio delle vittime
Cinque palestinesi sono stati uccisi nel nord e così i morti sono oltre 680, più di 4 mila i feriti. Tre soldati israeliani sono stati uccisi oggi a Khan Younis, facendo salire a 32 il bilancio dei militari di Tel Aviv morti negli ultimi 6 giorni. Le vittime degli attacchi sono soprattutto civili e l'Onu torna a chiedere una tregua.
"Oltre 600 civili sono stati uccisi, e questo è inaccettabile. Per questo ho parlato a entrambe le parti perché sia posto fine ai combattimenti" ha detto il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon da Amman, dove si trova in missione di pace. "Chiedo ad entrambe le parti di fermare i combattimenti ora" ed ha espresso il suo appoggio alla proposta dell'Egitto per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza. 

Israele, possibile nuova missione
Intanto il ministro della difesa Moshe Yaalon ha detto agli uomini della Brigata Golani schierata su Gaza di prepararsi ''per la prossima missione'' una volta che sia finita l'attuale fase di localizzazione e di distruzione dei tunnel. ''Ci stiamo preparando - ha detto, citato dai media - alle prossime fasi dopo la battaglia ai tunnel e dovete essere pronti per altre missioni''.

Sforzi diplomatici
Fonti diplomatiche egiziane al Cairo sostengono che il segretario di Stato americano John Kerry non sia riuscito a convincere i palestinesi ad accettare l'iniziativa dell'Egitto per un cessate il fuoco a Gaza e "sta ricorrendo" alla Turchia e al Qatar affinché intervengano su Hamas.
In un discorso televisivo tenuto oggi, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, pur esprimendo sostegno alla causa dei "fratelli palestinesi", ha indirettamente criticato la politica condotta da Hamas e non ha speso parole per attaccare Israele. 
Della drammatica situazione mediorientale hanno parlato in una conversazione telefonica il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Un colloquio che arriva mentre a Gaza continuano i raid e aumenta il bilancio delle vittime. 

Ambasciatore isrealiano: "Occupare Gaza è un'opzione"
Per Israele, occupare nuovamente Gaza è una "opzione", anche se non immediata: lo ha detto, parlando con un gruppo di giornalisti, l'ambasciatore israeliano in Italia, Naor Gilon. Il diplomatico ha ammesso che Israele aveva sottovalutato le dimensioni e la pericolosità della rete di tunnel costruiti dai "terroristi di Hamas" e costati "miliardi di dollari", dirottati probabilmente - ha osservato - anche dagli aiuti umanitari Ue alla popolazione palestinese. Questa rete deve essere "smantellata".

Stop ai voli
L'agenzia per la sicurezza al volo europea (Easa) ha emesso un nuovo bollettino, dopo quello di ieri sera, in cui "raccomanda con forza di evitare, fino a nuovo ordine, l'aeroporto", israeliano, "Ben Gurion di Tel Aviv. Raccomandazione che si applica a tutte le compagnie europee". Ieri la caduta di un razzo nei pressi dello scalo Ben Gurion ha indotto prima le compagnie americane, e poi Lufthansa, Air France-Klm, ad annunciare la sospensione dei voli da e per Tel Aviv. Oggi solo la Us Airways ha revocato lo stop ai voli mentre le altre compagnie l'hanno confermato. 
"La chiusura dello spazio aereo è una grande vittoria della resistenza" questo il commento del portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri.
Anche la Federal Administration Aviation ha esteso le restrizioni sui voli delle compagnie americane per e da Israele per ulteriori 24 ore.