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MONDO

Crisi in Medio Oriente

Gaza, fazioni palestinesi trovano accordo su condizioni a Israele per cessate il fuoco

Le diverse "anime politiche" di Gaza hanno trovato un accordo sulle condizioni da porre ad Israele per mettere fine ai bombardamenti, chiudendo così quella che è considerata la prima fase dei negoziati in Egitto

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(foto archivio)
La delegazione palestinese al Cairo ha varato un documento con una "posizione palestinese unificata" su una tregua a Gaza. Lo scrive l'agenzia egiziana Mena citando Maher Taher, Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp) e lo annuncia  Al-Arabiya con un tweet. La posizione è stata consegnata all'Egitto per essere inoltra alla "parte israeliana", riferisce l'agenzia.

Con l’accordo tra le diverse “anime politiche” di Gaza si conclude quindi la prima fase dei negoziati in corso in Egitto. Nella prima parte infatti l’obiettivo era quello di raggiungere un accordo proprio tra le fazioni palestinesi mentre, nella seconda, sono invece previsti negoziati indiretti con Israele (per ora chiamatosi fuori dai colloqui) attraverso mediatori egiziani per raggiungere un cessate il fuoco o una tregua. Infine ci dovrebbero essere negoziati sulle questioni rimanenti, incluso l'accesso a Gaza tramite il valico di Rafah.




Secondo quanto riporta il sito del giornale egiziano al Ahram, anche Hamas ha accettato alla fine i contenuti dell'iniziativa egiziana e si sarebbe mostrata "più flessibile del passato".
 
Si è quindi concluso con l'approvazione di un documento unitario su un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza l'incontro al Cairo tra i delegati delle diverse fazioni palestinesi, giunti fra ieri sera e la mattinata di oggi nella capitale dell'Egitto.

Secondo quanto riferito da fonti riservate della rappresentanza mista all'emittente televisiva libanese 'al-Maiadin', "si è trattato di una riunione che si è svolta in un clima positivo".

Il testo prevede la tregua, il ritiro israeliano da Gaza ma anche la fine dell'embargo nei confronti dell'enclave, la riapertura del valico di frontiera di Rafah e garanzie per l'ingresso nella Striscia di persone e merci, libertà di pesca nelle acque territoriali entro le 12 miglia marine, l'eliminazione della zona-cuscinetto dello Stato ebraico.

Si chiede inoltre di costringere Israele a rispettare tutti i termini dell'intesa sottoscritta della liberazione del sottufficiale israeliano Gilad Shalit, rapito sul confine con Gaza nel giugno 2006 e rilasciato nell'ottobre 2011, nell'ambito di uno scambio di prigionieri.

Israele ha scelto di non inviare delegazioni al Cairo e di non trattare più per una tregua finché ogni tunnel di Hamas non sarà distrutto.