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POLITICA

Chiuso voto ai gazebo su Bertolaso. Via a spoglio

'Gazebarie', Berlusconi: un politico al posto di Bertolaso? Gli riderò in faccia

 "Abbiamo un governo che si tiene su con voti dei traditori". E' quanto sostiene Silvio Berlusconi al secondo giorno delle 'gazebarie' a Roma, dalla zona Colli Portuensi dove sostiene la candidatura di Guido Bertolaso a sindaco.  "Quando arriverà un politico e mi dirà voglio andare al posto di Bertolaso, io gli riderò in faccia e gli dirò 'dove vuoi andare che non sei neanche capace di amministrare un'edicola'", dice Berlusconi.

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Chiuse le "operazioni di consultazione su Guido Bertolaso candidato sindaco e sulle idee per il programma elettorale per Roma". "Alcuni seggi - fanno sapere gli organizzatori delle 'gazebarie' di centrodestra - hanno dovuto prolungare l'apertura a causa delle numerose persone - si sottolinea - ancora in fila, che desideravano esprimere la loro opinione". 

 
Berlusconi: bene Bertolaso. E invita gli italiani a svegliarsi 
"Siamo un popolo di pecoroni, gli italiani si devono svegliare altrimenti è colpa loro. Abbiamo un governo che si tiene su con voti dei traditori". E' quanto ha sostenuto Silvio Berlusconi al secondo giorno delle 'gazebarie' a Roma, dalla zona Colli Portuensi dove sostiene la candidatura di Guido Bertolaso a sindaco. E ha aggiunto: "Sono stato buttato fuori dalla politica da sistemi che non hanno niente di democratico, sto aspettando di essere riportato nella pienezze dell'innocenza del merito dalla Corte di Strasburgo, ho avuto anche tutti i presidenti della Repubblica contro". E ha promesso: "D'ora in poi dirò sempre la verità, verità che mi sono sempre tenuto un po' dentro, ultimamente".

Tornando sulla candidatura di Bertolaso, il Cavaliere ha spiegato: non ci rivolgiamo agli elettori del centrodestra ma a tutti i cittadini romani. Qui - ha chiarito - non c'entra l'appartenenza, se rottura c'è è tra chi fa e chi fa politica per professione". Poi, l'affondo: "D'ora in poi a chi mi viene a dire di essere meglio di Bertolaso gli rido in faccia e gli dico che mi vengono i brividi al pensiero che uno che non avrei mai assunto in una mia azienda, anzi, che non poterebbe neanche amministrare un'edicola, pensi di poter amministrare una realtà come Roma da sindaco".  Infine l'ex leader di Forza Italia ha spiegato: "Su una possibile candidatura unica del centrodestra a Roma "non porto avanti speranze, Salvini e Meloni vedano loro cosa fare noi andiamo avanti, siamo sicuri della scelta che abbiamo fatto e siamo orogogliosi di offrire ai romani questa grande e unica possibilità di uscire dal degrado". 

Bertolaso: andrò avanti come una ruspa fino alla fine
 "Due mesi fa Salvini mi ha chiamato e mi ha detto 'voglio che ti candidi a sindaco di Roma'. Io a quella telefonata sono rimasto, non l'ho più sentito". Lo ha detto Guido Bertolaso ai microfoni di Rai News 24 dopo aver visitato il gazebo di via Portuense. E ha aggiunto: "Non ho motivi di dovermi fermare, sono i romani che mi spingono a questo punto, non i partiti. E se i romani mi spingono, allora vado avanti come una ruspa fino alla fine. Io sono il candidato del centrodestra - ha proseguito - non di un singolo partito. C'è un partito, Forza Italia, che si è impegnato con maggiore determinazione ma ce n'è un altro, Fratelli d'Italia, che ha portato molti ragazzi. Ora sto andando a prendere Fabio Rampelli per andare a votare insieme". 

Brunetta: grande successo di affluenza a gazebo centrodestra
"Soddisfazione per la grande partecipazione a questa due giorni di gazebo del centrodestra a Roma. I cittadini romani hanno risposto con entusiasmo e con grande vivacità a questa nostra chiamata. Un risultato straordinario". Lo afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. Le prime stime sui numeri sono estremamente positive. "Ieri abbiamo avuto circa 30 mila persone ai gazebo e oggi, se le percentuali saranno confermate, speriamo chiaramente di sì, si può tranquillamente arrivare a 35-40 mila, e anche oltre, si possono superare i numeri del Pd, che per organizzare le primarie ci ha messo tre mesi con tanto di pubblicità e di campagna elettorale dei candidati".

Zaia (Lega): Meloni è soluzione più naturale
"A Milano, dove c'è un buon candidato, si e' chiusa la partita con celerità. Tra l'altro la Lega, partito maggioritario, non ne ha fatto una questione di bandiera e appoggia Stefano Parisi. A Roma c'è mischia al centro. Io resto del parere che la soluzione di Giorgia Meloni fosse quella più naturale". A dirlo il governatore del Veneto Luca Zaia.   Sulla leadership del centrodestra, "il consenso ha cambiato pelle, non vale più lo stile delle figurine Panini, oggi è meno casacca politica e più leadership", ha osservato Zaia, secondo cui "al di fuori di Renzi, per messaggio politico e empatia c'è solo Matteo Salvini. E il termometro, che è quello della partecipazione dei ragazzi, dice Salvini". Renzi, aggiunge, "è un grande comunicatore", ma "è senza vergogna ed è un neocentralista".

Storace: nel centrodestra pensano a leadership e non a Roma
 "Nel centrodestra si odiano. Li aspetto in Campidoglio. Pensano più alla leadership del centrodestra che a Roma". Lo scrive in un tweet Francesco Storace, candidato Sindaco di Roma.

Bray: non mi candido. Serve unire non dividere
"In una situazione in cui sarei un ulteriore elemento di divisione, non sarò candidato alle prossime elezioni amministrative". Lo scrive su Facebook l'ex ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray. "La difficoltà di questa scelta - aggiunge - si accompagna alla consapevolezza di aver sempre deciso autonomamente, in assoluta indipendenza e libero dalle dinamiche di cui sembrano soffrire la politica e i partiti e che ritengo siano tra le cause della sempre maggiore lontananza dei cittadini dalla partecipazione attiva alla vita pubblica".

Ringrazio le donne e gli uomini che in questi giorni mi hanno chiesto di candidarmi alle elezioni per sindaco di...

Pubblicato da Massimo Bray su Sabato 12 marzo 2016