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MONDO

L'annuncio

Il dopo Brexit in Gran Bretagna, Boris Johnson a sorpresa: "Non mi candido a guida dei conservatori"

Annuncia invece la sua candidatura Theresa May, ministro dell'Interno britannico: "Sono la persona migliore per fare il premier"

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Dopo essere stato dato per certo come candidato alla successione del premier conservatore David Cameron, Boris Johnson, ex sindaco di Londra, ha annunciato che non correrà per la leadership del partito. Lo ha fatto in una conferenza stampa, presentando l'agenda che la nuova leadership dovrà perseguire, ma sottolineando che non sarà lui a farlo. 

"Dopo essermi consultato con i miei colleghi e considerate le circostanze in Parlamento sono arrivato alla conclusione che il nuovo leader non posso essere io". Queste le parole usate da Johnson per annunciare il suo ritiro.

Si candida Theresa May
Annuncia invece la sua candidatura a leader dei Tory Theresa May, ministro dell'Interno britannico: "Sono la persona migliore per fare il premier della Gran Bretagna. Io non sono quel tipo di politico che fa gli show o che va a bere ai bar del Parlamento. Io faccio soltanto il mio lavoro" ha detto.

Lei stessa ha poi annunciato che la Gran Bretagna "potrebbe" attivare l'articolo 50 del Trattato di Lisbona per formalizzare il divorzio dall'Ue "entro la fine del 2016" se dovesse diventare leader del Partito Conservatore e primo ministro del regno.  

Theresa May ha inoltre annunciato di voler rinunciare alla proposta, da lei stessa annunciata, di ritirare la Gran Bretagna dalla Convenzione europea per i diritti umani. Rispondendo ad una domanda del Guardian durante la conferenza stampa in cui ha annunciato la sua candidatura alla leadership Tory il ministro dell'Interno ha spiegato che la sua proposta "non ha la maggioranza in Parlamento e quindi ha deciso di rinunciarvi".