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ITALIA

L'accaduto reso noto dopo alcuni giorni

Genova, "beccati" a fare sesso in tribunale. Il giudice sospende il processo

Due amanti traditi da un vetro smerigliato: nell'aula adiacente era in corso un processo per omicidio e il magistrato li ha visti. Si tratterebbe di due dipendenti del Palazzo di giustizia

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Il Palazzo di giustizia di Genova (Foto Studio6/Lapresse)
Genova
Travolti dalla passione nel momento sbagliato. Due persone, a quanto pare dipendenti del Palazzo di giustizia di Genova, sono nei guai dopo essere state scoperte a fare sesso in una stanza adiacente all’aula dove era in corso un processo per l’omicidio di un 40enne marocchino, costringendo il giudice a sospendere l’udienza.
 
L’episodio è accaduto alcuni giorni fa, il 28 aprile scorso, ma la notizia a "luci rosse" è emersa solo adesso. I focosi amanti si sono fatti trasportare dal desiderio e forse dal fatto che in quei giorni a cavallo tra i due ponti del 25 aprile e del primo maggio i corridoi dell’edificio erano quasi deserti. Non si erano però resi conto di poter essere scoperti.
 
L'aula in cui veniva celebrato il processo ha nella parte superiore un camminamento con dei vetri smerigliati. Nel corso dell'udienza il giudice ha alzato lo sguardo e ha intravisto quelli che apparivano, al di là di ogni ragionavole dubbio, come due corpi impegnati in attività erotica. A quel punto ha sospeso l'udienza e ha mandato un ufficiale giudiziario a controllare. I due amanti sono stati scoperti e invitati a rivestirsi. Per loro potrebbe scattare una segnalazione interna.