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ITALIA

Genova, centinaia di sfollati. Rixi: "Le case saranno ricostruite in un'altra zona"

Salvini: "Le case verranno demolite tutte e l'impegno è di ridare entro la fine dell'anno un'abitazione alle persone". Mentre il sottosegretario alle Infrastrutture Rixi precisa che l'abbattimento di quel che resta del Ponte " potrebbe comportare l’allontanamento definitivo degli abitanti"

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Non sanno se e quando potranno tornare nelle loro case. Si aggirano spaesati nelle strade circostanti, dopo notti insonni trascorse in alloggi d'emergenza. E con lo sguardo puntato su quel Ponte che in pochi secondi, crollando, ha distrutto vite umane e compromesso tutto quello che gli stava intorno. Comprese le loro abitazioni. 

Salvini: "Le case verranno demolite, entro fine anno nuove abitazioni"
Sono oltre 600 gli sfollati dalle case a ridosso dei punti di caduta del ponte sul greto del Polcevera. "Le case verranno demolite tutte e l'impegno è di ridare entro la fine dell'anno un'abitazione a tutte le persone che per motivi di sicurezza le hanno dovute abbandonare", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini al termine del sopralluogo sotto il ponte crollato a Genova , sottolineando che "alcune decine di appartamenti sono già stati recuperati da Comune e Regione".



Rixi: "Ricostruzione in un'altra zona"
​"L’abbattimento di quel che resta del Ponte Morandi potrebbe comportare l’allontanamento definitivo degli abitanti delle case sottostanti e la ricostruzione delle case in un’altra zona",  ha dichiarato il sottosegretario alle Infrastrutture, Edoardo Rixi. “E’ una emergenza abitativa su cui dobbiamo dare delle risposte subito”, ha aggiunto.

Toti: prime case disponibili nei prossimo giorni
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha annunciato che "già nei prossimi giorni ci saranno trenta case disponibili per gli sfollati a causa del ponte Morandi. Altre cento arriveranno più tardi ma l'impegno di dare una casa a tutti entro la fine dell'anno". Toti ha ribadito che le case sotto il ponte "non potranno essere più riabitate". 

Sono 331 i nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare la propria casa.  Il Comune di Genova comunica che le persone costrette a lasciare la propria abitazione a seguito del crollo del ponte Morandi possono rivolgersi h/24 al Centro civico Buranello, contattando il numero telefonico 010/65981.

Le persone verranno prese in carico dagli operatori e sistemate in collocazioni provvisorie in attesa di soluzioni abitative di lungo periodo.Comune di Genova e Arte stanno inoltre predisponendo un elenco di appartamenti (circa 50 nella prima fase) che saranno disponibili da lunedì prossimo per le famiglie rimaste senza alloggio, con priorità per i nuclei con anziani, minori e disabili. Sarà presto pronto un ulteriore elenco di 300 abitazioni di proprietà pubblica su cui realizzare interventi di manutenzione da finanziare attraverso una richiesta al governo.  

Sfollati chiedono di rientrare nelle abitazioni per prendere medicine e oggetti
Intanto, però numerose persone sfollate hanno chiesto di poter rientrare nelle abitazioni abbandonate per prendere medicine destinate soprattutto alle persone anziane e effetti personali ma per motivi di sicurezza nessuno potrà rientrare nel proprio appartamento, soprattutto se si trova sotto il moncone del ponte. "Mio suocero - ha detto una donna - ha necessità di medicine che sono difficili da reperire soprattutto in questo periodo festivo. E' anziano e con gravi problemi di salute e le sue medicine sono rimaste in casa".

Sono proprio i vigili del fuoco però ad entrare nelle case a rischio crollo per prendere medicinali e materiali urgenti, mentre nelle case non a rischio diretto accompagnano i cittadini a ritirare gli effetti personali. Gli sfollati sono costantemente seguiti sia dalla protezione civile che dai vigili del fuoco con un impegno straordinario.


L'inviato di Rainews24 nella zona rossa