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ITALIA

Le storie delle vittime

Genova, chi andava al lavoro, chi in vacanza: le tante vite perdute nel crollo del Ponte Morandi

Tra le vittime turisti, operai che andavano al lavoro e un'intera famiglia di Campomorone, padre madre e figlio di 9 anni in viaggio verso il porto per andare in vacanza

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Sono storie di vita comune quelle delle tante persone che il 14 agosto passando sul viadotto del Ponte Morandi nel momento del crollo hanno trovato la morte. C' erano turisti e famiglie in viaggio verso il porto. Persone in viaggio per lavoro. E anche chi, come gli operai dell'azienda ambientale di Genova, non stava passando sul Ponte ma lavorando nell'area sottostante il viadotto, proprio nel momento in cui è andato giù in una manciata di secondi.

Gli operai dell'Amiu e dell'Aster
Si chiamavano Bruno Casagrande e Mirko Vicini i due operai dell’Amiu (l'azienda comunale dell’ambiente) che stavano lavorando a bordo di un furgoncino nell’isola ecologica proprio sotto il viadotto. Del primo è stato trovato il corpo, il secondo è tra i dispersi. Erano due precari. Avevano ottenuto un contratto stagionale ad Amiu. Stessa sorte per Alessandro Campora, operaio che lavorava per una azienda privata, la Aster.

Luigi, trentacinquenne di Borghetto
La famiglia Matti Altadonna è originaria della Calabria e abita da anni a Borghetto. Luigi abitava adesso a Genova e viaggiava a bordo di un furgone quando il viadotto ha ceduto. "L’Amministrazione Comunale - si legge sul profilo Facebook del Comune di Borghetto - si unisce al dolore di Giovanni, cittadino modello e volontario esemplare della Sezione di Protezione Civile di Borghetto, per la perdita del caro nipote nell’immane tragedia di Genova".

La famiglia di Campomorone che andava in vacanza
Dovevano raggiungere il porto e imbarcarsi su un traghetto per andare in Sardegna, in vacanza. Roberto Robbiano, 44 anni, tecnico informatico che lavora per l’azienda Selt, la moglie Ersilia Piccinino, di 41, e il loro piccolo Samuele, di 9 anni, originari di Campomorone in provincia di Genova sono precipitati con la loro auto durante il crollo del viadotto. I soccorritori hanno estratto dalle macerie i corpi  incastrate tra le lamiere dell'auto. Nella loro macchina sono state trovate valigie ed un
ombrellone. 

La famiglia di Pinerolo
Un'altra famiglia che andava in vacanza: Andrea Vittone, 49 anni, la compagna Claudia Possetti, 48 anni, Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni, figli della donna. Le vittime sono di Pinerolo e abitavano nel quartiere Tabona. Si erano sposati a fine luglio ed erano colleghi di lavoro in un'azienda specializzata nella produzione e lavorazione di materie plastiche. L'uomo lavorava come tecnico, la donna era impiegata. Manuele era una giovane promessa della mountain bike e faceva parte di un'associazione sportiva ciclistica di Bricherasio.

I fidanzati di Arezzo
Tra i morti ci sono anche Carlo Erazzo Trujillio, di 27 anni, di origine peruviana ma residente a Capolona (Arezzo) e la fidanzata Stella Boccia di 24 anni, residente a Civitella in Valdichiana (Arezzo), anche loro in viaggio dopo una vacanza. Carlos, come i familiari e gli zii di Stella lavorava nella ristorazione: era cameriere in un altro ristorante aretino, mentre i genitori di Stella gestiscono un ristorante. Prima di partire per Genova hanno avvisato i clienti con un cartello scrivendo in fretta: "Ci scusiamo con la gentile clientela ma saremo chiusi per lutto. Purtroppo un pezzo del nostro cuore  rimasto sotto le macerie di Genova".



La coppia piemontese
Erano residenti ad Arquata Scrivia, nell'Alessandrino,e rientravano a casa dopo una vacanza nel Savonese. Lui si chiamava Alessandro Robotti, 50 anni, lei Giovanna Bottaro, 43 anni è ancora tra i dispersi.

La giovane Elisa
Elisa Bozzo, 34 anni, di Busalla viaggiava su una Opel nera. Su Facebook si faceva chiamare «la Ely». Sono stati gli amici ieri a lanciare l’appello sui social network.

I turisti francesi
Partiti da Montpellier erano diretti all’imbarco per la Sardegna. Quattro giovani francesi, morti anche loro nel crollo del ponte: si chiamavano Nathan Gusman, 20 anni, Melissa Artus di 22, Axelle Nemati Alizè Plaze di 20 e William Pouzadoux, 22.

Lo chef arrivato dal Cile
Juan Carlos Pastenes, 64 anni, faceva lo chef. Originario di Santiago del Cile, viveva a Genova da più di trent’anni: stava viaggiando in auto insieme alla moglie Nora Rivera e all’amico Juan Figueroa, 60 anni.

L'operaio portuale
Andrea Cerulli, 48 anni, era un portuale della Culmv, molto conosciuto negli ambienti del tifo genoano. È morto mentre andava al terminal Vte per iniziare il suo turno di lavoro.

Gli operai della ditta di pulizie
Marjus Djerri, 22 anni,  giovane giocatore della rosa del Campi Corniglianese e Edy Bokrina, entrambi di origine albanese, erano sul furgone Qubo della EuroPulizia. Dovevano effettuare alcuni lavori in una ditta di Rapallo.

Il camionista
Stava tornando a casa, rientrato in Italia dalla Francia. Gennaro Sarnataro, 43 anni, padre di due figli, autotrasportatore napoletano. Si occupava di trasporto di ortofrutta.

I ragazzi di Torre del Greco
Sono stati individuati estratti dalle macerie i corpi dei quattro ragazzi di Torre del Greco (Napoli) di cui non si avevano notizie da ieri e che erano diretti prima a Ventimiglia e poi in Spagna per vacanza. A darne notizia è il sindaco della città vesuviana, Giovanni Palomba. Le vittime sono Giovanni Battiloro, 29 anni; Matteo Bertonati, 26; Gerardo Esposito, 26; Antonio Stanzione, 29 anni. Tanti i ricordi di chi ha conosciuto i giovani. Gerardo Esposito tornato da poco tempo da Londra, dove aveva strappato un contratto a termine nel mondo della ristorazione. Nel campo del food ruotava anche il lavoro di Stazione, impegnato in un bar nella sua città natale. La famiglia di Bertonati è  storicamente legata alla floricoltura e anche il ragazzo operava nell'attività gestite dai parenti. Videomaker freelance stimato Giovanni Battiloro: tantissimi i messaggi di cordoglio sui social network.


Come loro sono morti Giorgio Donaggio, 57 anni, residente a Toirano (Savona), costruiva barche in legno,Angela Zerilli, 58 anni, funzionaria della Regione Lombardia, Marian Rosca autista per una ditta di traslochi che viveva a Parigi e con lui anche il collega Anatolii Malai, di cui però non ancora non si sa niente, Vincenzo Licata, 58 anni, nato ad Agrigento; Gianluca Arpini, 29 anni, di Genova e Alberto Fanfani, 32 anni, nato a Firenze. Francesco Bello, 41 anni, è stato trovato all’interno di un’Audi A3 nel greto del Torrente Polcevera. Anche lui si era messo in viaggio per una vacanza.  

Tra i dispersi ci sarebbe poi una famiglia di Oleggio (Novara): si tratta di Cristian Cecala con la moglie Dawna e la figlia Kristal, 9 anni.