Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Genova-inchiesta-crollo-ponte-autostrada-Delrio-non-sapevo-della-relazione-sul-ponte-Morandi-e9e3980d-898b-471f-a4a6-6f3e6b9ba8d1.html | rainews/live/ | true
ITALIA

L'ex ministro ascoltato in Procura

Genova, Delrio: non sapevo della relazione sul ponte Morandi

"I progetti rimangono a livello della direzione di vigilanza quindi su queste cose non potevo fornire alcun chiarimento" ha detto l'ex ministro delle Infrastrutture

Condividi
"Tutti questi documenti sono rimasti a livello tecnico, quindi io non riesco a dare informazioni perché non ne ero a conoscenza. Come al solito i progetti rimangono a livello della direzione di vigilanza quindi su queste cose non potevo fornire alcun chiarimento". Lo ha detto l'ex ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se fosse a conoscenza della relazione del febbraio 2018 sul progetto di retrofitting di Ponte Morandi, che aveva ricevuto il via libera del Comitato tecnico del Mit, uscendo dal Tribunale di Genova. Delrio è stato sentito in procura come persona informata dei fatti, nell'ambito dell'inchiesta su ponte Morandi.

Il documento evidenziava le criticità sul ponte. Alla domanda sul perché non fosse stata potenziata la vigilanza, Delrio ha detto:"Non mi è stato chiesto, ma ho detto che, come in tutte le strutture ministeriali, vi è sicuramente una difficoltà di personale. Però noi abbiamo richiesto e ottenuto 270 assunzioni tra il 2015, quando solo arrivato, fino allo sblocco delle assunzioni: 130 sono già state fatte e altre verranno fatte. Quindi - ha concluso Delrio - il problema del potenziamento degli uffici ministeriali esiste sicuramente".

Infine Delrio, ricorda che "quando succedono cose di questo tipo, è chiaro che i doveri di vigilanza vanno sempre ripensati, come quando è successa la tragedia ferroviaria di Andria Corato: queste cose devono essere un'occasione per potenziare di sicuro i controlli dello Stato, su questo non c'e' dubbio". L'ex ministro ha poi precisato che "nelle concessioni, chi subentra ha tutti gli obblighi di un gestore pubblico, che sia Anas o una società autostradale, ha tutti gli obblighi di manutenere in sicurezza la struttura".