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POLITICA

Dopo il referendum

Gentiloni riceve l'incarico da Mattarella: "Faciliterò il percorso della legge elettorale"

Terminata alla Camera la prima tornata di consultazioni del presidente incaricato. Il Movimento 5 stelle e la Lega fanno sapere che diserteranno i colloqui 

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Foto da quirinale.it
Il ministro degli Esteri uscente, Paolo Gentiloni, ha ricevuto l'incarico di formare il nuovo governo dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Come da prassi, Gentiloni ha accettato con riserva. Il colloquio è durato oltre 50 minuti.

"Considero un alto onore l'incarico", ha detto Gentiloni. Matteo Renzi ha deciso "di non accettare il reincarico e questa coerenza merita rispetto da parte di tutti", ha aggiunto. "Non per scelta ma per responsabilità ci muoveremo nel quadro della maggioranza esistente". "Cercherò di accompagnare e facilitare - ha affermato - il lavoro delle forze parlamentari per definire con necessaria sollecitudine" una nuova legge elettorale.

Gentiloni: riferirò a Mattarella al più presto
"Sono consapevole dell'urgenza di dare all'Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto". E poi: "Tenendo presente l'urgenza, conto di riferire al presidente della Repubblica al più presto possibile". Subito dopo, Gentiloni ha incontrato i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini. E nel pomeriggio ha dato il via alle consultazioni con le forze politiche. L'obiettivo: sciogliere la riserva in tempi brevi. E già domani potrebbe farlo al Quirinale. 

Conclusa la prima tornata di consultazioni. Lega e M5s le disertano
Si è conclusa in serata alla Camera la prima tornata di consultazioni del presidente incaricato. Il primo ad esser ricevuto è stato Pino Pisicchio, presidente del gruppo Misto alla Camera. Dopo è stata la volta della delegazione del Misto al Senato e quindi Democrazia Solidale-Centro democratico. Hanno chiuso la tornata di stasera la delegazione di Ala e Scelta civica e infine Sinistra italiana. Si riprenderà lunedì alle 9.30 con le altre forze politiche.  L'ultimo incontro, con la delegazione del Pd, è fissato per le 12.45. Ma prima la Lega e poi il M5S hanno annunciato che non parteciperanno ai colloqui. Il leader del Carroccio, Salvini: '"Non riconosciamo alcuna legittimità a Gentiloni e al suo governo". E "stiamo con i cittadini, non con i voltagabbana", attacca il leader dei pentastellati Beppe Grillo.

La protesta delle opposizioni 
Le opposizioni hanno protestato per l'incarico a Gentiloni. "Ricorderemo a questo governo che è illegittimo, che si basa sul tradimento degli elettori", dice il pentastellato Di Maio, mentre per Salvini si tratta di una "fotocopia sfigata e inutile di Renzi". Per La Russa, di Fratelli d'Italia, "del discorso di Paolo Gentiloni fa impressione l'assenza di ogni riferimento ai tempi della nuova legge elettorale mentre al contempo il premier incaricato individua tra i compiti da assolvere addirittura la ricostruzione dei guasti del terremoto: una ricostruzione che potrebbe durare anni". Gentiloni è il ministro "più fidato" di Matteo Renzi, secondo Alfredo D'Attorre di Sinistra italiana: "Il Pd sceglie il più fidato e liberista dei ministri di Renzi per rispondere alla sofferenza sociale e alla valanga dei No".

Per Gasparri (Forza Italia), "FI starà all'opposizione in maniera chiara rivendicando un ruolo decisivo nella stesura della nuova legge elettorale, come ieri abbiamo ribadito con la posizione espressa da Berlusconi, senza estremismi ma senza nessuna arrendevolezza". "Il basso profilo di Gentiloni può essere un problema in più per l'Italia. Da ministro degli Esteri ha avallato tutte le scelte sbagliate di Renzi. E' opportuno che siano gli elettori il prima possibile ad esprimersi con chiarezza".