Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Gentiloni-Non-accettiamo-lezioni-o-minacce-da-Europa-Orban-Italia-chiuda-i-suoi-porti-534bef71-b9ad-476f-8b33-b817713caf3f.html | rainews/live/ | true
MONDO

Migranti

Gentiloni: "Non accettiamo lezioni o minacce dall'Europa". Orban: "L'Italia chiuda i suoi porti"

Il premier: "Piuttosto facciano il loro dovere al nostro fianco"

Condividi
Dopo l'Austria, l'Ungheria attacca Roma sui migranti: l'Italia dovrebbe 'chiudere i porti' per arginare i flussi migratori dal Mediterraneo, secondo il premier ungherese Viktor Orban che con gli altri leader del gruppo di Visegrad (oltre all'Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia) ha scritto una lettera in questo senso al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Secondo Orban, che non esclude l'opzione militare, il problema deve essere risolto in Libia.

Gentiloni, Europa non ci dia improbabili lezioni 
Pronta la replica del premier: "Noi facciamo il nostro dovere, pretendiamo che Europa intera lo faccia al fianco dell'Italia e non accettiamo improbabili lezioni o minacce come quelle che abbiamo ascoltato nei giorni scorsi al nostro Paese". Gentiloni intervenendo a Torino alla cooperativa Piergiorgio Frassati ha detto che  l'Italia "è un Paese impegnato a farsi carico di un peso che dovrebbe essere più condiviso in Europa, e credo che dai nostri vicini e dai Paesi della Ue noi abbiamo il diritto di pretendere solidarietà". 

Paesi est a Gentiloni: centri fuori da Ue 
Nella lettera al premier Paolo Gentiloni i Paesi Visegrad (Ungheria, Polonia, Slovacchia e Rep. Ceca) ribadiscono la necessità che "i veri richiedenti asilo" siano "identificati prima di entrare in Ue". "Le nostre frontiere esterne devono essere protette", affermano. Per questo i quattro leader spiegano, "l'Ue ed i suoi Stati dovrebbero mobilitare risorse finanziarie e di altro genere per creare condizioni sicure e umane in hotspot o centri di accoglienza fuori dall'Ue", e offrono un "contributo significativo".

Duro botta e risposta tra il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kutz - che ha mandato i mezzi corazzati al Brennero per impedire l'accesso ai migranti - e Angelino Alfano, a Vienna per organizzare la presidenza italiana dell'OCSE dal 2018. 

Kurz: lasciamo i migranti a Lampedusa
Il primo a parlare è stato Kurz: ha detto chiaramente che "se l'Italia continuerà a far arrivare migranti verso nord allora chiuderemo i nostri confini" e ha anche tentato di far bloccare i migranti sulle coste o sulle isole: "Pretendiamo che venga interrotto il traghettamento di migranti illegali dalle isole italiane, come Lampedusa, verso la terraferma''.

Il sindaco di Lampedusa Martelli: "naziskin"
A stretto giro è arrivata, secca, la risposta del neosindaco Totò Martello: "parole da naziskin". Senza nient'altro. 

Alfano: Kurz fa campagna elettorale
Parole inaccettabili anche per il ministro Alfano che ha replicato: "Le sue sono idee per la campagna elettorale austriaca", ha detto, ricordando che il voto (anticipato) è fissato per il 15 ottobre.