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POLITICA

Conferenza presidenti parlamenti Ue

Gentiloni: è tempo di difendere i valori Ue o li rimpiangeremo, occorre combattere i nazionalismi

"In questa settimana siamo tutti un po' olandesi"

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Oggi "se non difendiamo i valori dell'Europa li rimpiangeremo, questo è il momento di difenderli per evitare di dover rimpiangerli". Lo afferma il premier Paolo Gentiloni intervenendo in Aula a Palazzo Madama alla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti Ue organizzata in occasione del vertice di Roma del 25 marzo.

Siamo tutti olandesi
"Non raccontiamo le conquiste dell'Ue per farci coraggio tra noi elite politiche del continente - ha proseguito Gentiloni -, ma perché sono la storia di questi 60 anni che, diciamo la verità, è scarsamente conosciuta ed è stata scarsamente valorizzata. E valorizzarla  e conoscerla poco è stato un nostro errore, è stata la causa delle nostre difficoltà". "In questa settimana ci siamo sentiti un po' tutti olandesi, con l'Olanda abbiamo pure delle discussioni" su temi finanziari ma quello del voto nei Paesi Bassi "è stato un risultato che ci ha fatto sentire tutti più convintamente europeisti".

Contro i nazionalismi
"Se la tua identità diventa chiusura, ostilità verso le differenze e contrapposizione nei confronti dei vicini ci sono le condizioni perché si ripetano condizioni terribili del passato. Non siamo indulgenti verso la riscoperta identitaria, i nazionalismi e la riscoperta delle ostilità tra Paesi. Se non fermiamo in tempo tutto questo sarà poi difficile bloccare questi processi". Lo ha sottolineato il premier Gentiloni dicendosi d'accordo con Napolitano  sul fatto che si debbano combattere i nazionalismi. "Dobbiamo capire il più possibile le nostre difficoltà che non sono transitorie ed effimere - ha
aggiunto Gentiloni - ci sono transizioni politiche che hanno portato alla Brexit, ci sono alcuni partiti che spingono contro
l'Europa. Ma la sfida che abbiamo davanti dipende da sfide più profonde. Abbiamo a che fare con difficoltà economiche delle classi medio basse", ha detto Gentiloni elencando le difficoltà che colpiscono la Ue come la "più grave crisi dal dopoguerra, le minacce alla sicurezza nel Mediterraneo che minano pace e stabilità". "Ma se vogliamo difendere le nostre conquiste - ha proseguito - dobbiamo guardare negli occhi i problemi. Gran parte dei cittadini si sente più minacciata e cerca protezione nella riscoperta delle proprie radici e si rifugia nei nazionalismi e nei sovranismi".

Il dramma dell'immigrazione
L'Europa deve "dare risposte al tema dell'immigrazione, perché sappiamo bene che l'idea di una Europa che lascia a pochi Paesi la responsabilità dell'intero peso delle politiche migratorie non risponde alle esigenze a cui dovrebbe far fronte", ha concluso Gentiloni, elencando alcune delle sfide che attendono l'Ue in vista del vertice di Roma. Sfide rispetto alle quali "dobbiamo ricordare le conquiste di libertà dell'Unione Europea, è stata un magnete capace di attrarre libertà e democrazia".