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EUROPA

Berlino volta pagina

La Germania alle urne, si vota per il dopo Merkel

Lunghe file ai seggi di Berlino. Si vota fino alle 18. Su Rainews dalle 17,30 alle 20,30 in onda "Dopo Merkel  - Germania al voto", lo speciale sulle elezioni politiche con ospiti e collegamenti

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I candidati alla cancelleria mentre votano
La Germania va al voto per le elezioni federali. Seggi aperti dalle 8 di questa mattina alle 18, con 60,4 milioni di aventi diritto chiamati alle urne per rinnovare il Bundestag attraverso due voti, uno - con metodo uninominale per l'elezione di 299 parlamentari, l'altro - secondo un sistema proporzionale con soglia di sbarramento - per scegliere un partito politico tra le 47 liste in lizza, poche delle quali destinate a superare la soglia del 5% necessaria per entrare in  parlamento. 

L'affluenza e il voto per posta
Secondo le prime proiezioni rese note dai media tedeschi, l'affluenza alle urne per le elezioni federali fino alle 14 è stata del 36,5% degli elettori. In calo rispetto al 41,1% segnalato allo stesso orario nella tornata elettorale precedente del 2017. Nel conteggio però non sono stati inclusi i voti espressi per posta.

Sfida all'ultimo voto
Il voto, che segna la fine dell' 'era Merkel', la cancelliera alla guida dei governi a Berlino negli ultimi 16 anni, è stato preceduto da mesi di sondaggi altalenanti, che hanno premiato alternativamente i  Verdi, quindi la Spd, determinando una brusca discesa dei consensi per l'Unione (Cdu/Csu), poi tornata improvvisamente a risalire negli ultimi giorni. Sarà una battaglia all'ultimo voto e, soprattutto, saranno determinanti gli indecisi. 

Sulla carta sono sei le possibili coalizioni di governo, da una riedizione della Grande Coalizione Cdu-Csu-Spd eventualmente allargata ai Verdi (coalizione Kenya) alla coalizione Giamaica (Unione-Fdp-Verdi) a una coalizione Germania (Unione-Spd-Fdp) alla squadra di governo rosso-rosso-verde (Spd-Die Linke-Verdi) a una coalizione semaforo (Verdi, Fdp, Spd). Molto dipenderà dai risultati  dei due partiti in testa nei sondaggi, da quale dei due prevarrà e con quale distacco sull'altro. A questo è legata anche la scelta del cancelliere. 

I candidati alla cancelleria
Tre i candidati in lizza per la cancelleria: il  cristianodemocratico Armin Laschet, presidente della Cdu e premier del Nord Reno Westfalia, che corre per l'Unione (Cdu/Csu), l'ex sindaco di  Amburgo ed attuale ministro federale delle Finanze, Olaf Scholz, candidato dei socialdemocratici, Annalena Baerbock, candidata dei Verdi.   

Gli ultimi sondaggi vedono i due principali partiti distanziati di pochissimi punti percentuali, e i rispettivi leader, il socialdemocratico Olaf Scholz e il democristiano Armin Laschet, impegnati in un testa a testa, con un lieve vantaggio per il primo.

Per la prima volta dopo sedici anni non sarà dunque in campo Angela Merkel, che lascia l'incarico di cancelliera come una dei leader più longevi e come 'peso massimo' della politica globale, con un'eredità segnata da una serie di crisi e sfide. "È in gioco la stabilità del Paese", ha sintetizzato ieri ad Aquisgrana dove ha voluto dare lo sprint finale all'unione conservatrice che, nei sondaggi, appare ancora all'inseguimento dei socialdemocratici di Olaf Scholz. "Non è uguale chi governa", ha scandito la cancelliera, mentre gli aumenti delle tasse, che a sua detta verranno imposti da un ipotetico governo guidato dall'Spd, "minacciano di strangolare la ripresa".

L'appello del Presidente
"Ogni voto conta, il vostro voto conta. Per questo vi chiedo: andate a votare", è l'appello del presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier, in un intervento sulla Bild am Sonntag. Il presidente si è appena recato al suo seggio a Berlino per votare. "Chi vota partecipa, chi non vota lascia decidere agli altri", ha aggiunto il capo dello Stato sul tabloid.

Ha votate anche il candidato dei socialdemocratici, Olaf Scholz, arrivato nel suo seggio elettorale di Potsdam insieme alla moglie Britta Ernst. Scholz, in vantaggio da settimane nei sondaggi, ha rivolto a margine del voto un ultimo appello "affinché le cittadine e i cittadini con il loro voto diano a me il mandato di diventare il prossimo cancelliere tedesco". Scholz ha detto di sperare che dalle urne emerga quello che finora si è visto, e cioè un "risultato forte" per i socialdemocratici. 



Il candidato cancelliere dell'Unione (Cdu-Csu) Armin Laschet ha votato ad Aquisgrana, dove si è recato alle urne con la moglie Susanne Laschet. "È una elezione molto importante", ha detto a margine ai giornalisti, ribadendo l'appello agli elettori affinché possa essere lui a "diventare cancelliere della Germania". Il governatore della Renania Settentrionale-Vestfalia tuttavia ha piegato male la scheda elettorale mostrando a chi era presente, fotografi compresi, il voto espresso, che per legge deve rimanere segreto. L'accaduto non è passato inosservato ai media tedeschi, tra cui Bild che ha sollevato dubbi sulla validità del voto. Si è poi espressa sulla questione la commissione che supervisiona le elezioni in Germania: "Un politico di fama nazionale ha votato per il proprio partito. Non può essere visto come un'influenza sugli elettori", si legge su Twitter. 



E ha votato in un seggio elettorale a Potsdam anche Annalena Baerbock, candidata alla cancelleria tedesca del Partito dei Verdi. "Vivere in una democrazia significa avere una scelta. Questo è un grande bene - usiamolo. Riguarda il futuro di tutti noi", ha scritto su Twitter, "se volete un governo per il clima, oggi dovreste scegliere i Verdi".



Il voto per posta
L'affluenza alle urne è stata tradizionalmente molto alta nel paese  (anche più del 90%) fino alla fine degli anni Ottanta. Dopo la  riunificazione il tasso di partecipazione è sceso, con il 70,9  registrato nel 2009 e il 76,2 nel 2017. Quest'anno molti elettori ricorreranno al voto per posta.

Il voto venne introdotto nel 1957 ma fino al 2008 chi voleva ricorrere a questo metodo doveva chiedere il  permesso e fornire una spiegazione che giustificasse la sua scelta. Dal 2009 questo obbligo non c'è più. La percentuale di elettori che ricorre a questa soluzione è salito da meno del 5% al 28,6 delle ultime elezioni federali e - anche a causa del Covid - si prevede che la percentuale dei votanti per posta cresca in modo determinante. Il voto postale è possibile già da diverse settimane, ma le schede devono arrivare entro l'orario di chiusura dei seggi nell'election day. Tutti i voti devono essere conteggiati entro lunedì mattina.

Quando si conosceranno i risultati
Chi vince e chi perde dovrebbe essere chiaro entro poche ore dalla chiusura dei seggi, ma per conoscere il nome del nuovo cancelliere potrebbero volerci settimane o mesi. La coalizione uscente, composta dal blocco conservatore di Merkel e dai socialdemocratici della Spd, detiene il record di tempo impiegato per formare un governo (a seguito del fallito tentativo di formare un'altra alleanza, cioè una coalizione Giamaica fra Cdu, Verdi e Fdp): le elezioni si tennero il 24 settembre del 2017 e il Bundestag elesse Merkel per il quarto mandato da cancelliera il 14 marzo del 2018.

Sarà necessario formare una coalizione di governo: solitamente, dai negoziati viene fuori un accordo dettagliato di coalizione, che ha bisogno di essere approvato dai partiti che ne fanno parte. Una volta che una coalizione è pronta, il presidente tedesco nomina un candidato alla cancelleria, che per entrare in carica ha bisogno di ottenere la maggioranza al Bundestag. Il vecchio governo rimane in carica finché il nuovo non è pronto. Se falliscono due tentativi di eleggere un cancelliere a maggioranza, la Costituzione permette al presidente di nominare il candidato che abbia ottenuto la maggior parte dei voti nella terza votazione oppure di sciogliere il Bundestag per andare a nuove elezioni: questo finora non è mai successo.

Il nuovo Bundestag si insedierà il 26 ottobre
Il nuovo Bundestag tedesco si insedierà presumibilmente il 26 ottobre. Lo ha stabilito all'unanimità l'Aeltestenrat, il Consiglio degli anziani dellaCamera dei deputati, costituito dai direttivi e i gruppi parlamentari di tutti i partiti. Si tratta dell'ultimo giorno possibile, stando alla costituzione, che prevede trenta giorni di tempo per la prima seduta dei deputati che risulteranno eletti dal voto di oggi in Germania. I gruppi parlamentari inizieranno a costituirsi già la prossima settimana e il loro primo compito sarà quello di eleggere i capigruppo. Il Bundestag uscente conta 709 parlamentari, il prossimo potrebbe oscillare da un'assemblea di 672 a 912 membri, a causa del meccanismo di compensazione previsto dal complesso sistema elettorale tedescobasato su due voti, uno per il partito l'altro per i mandati diretti. 

Il voto a Berlino
A Berlino gli elettori saranno chiamati a compiere diverse scelte elettorali. Non solo concorreranno al rinnovo del  Bundestag, ma eleggeranno l'Abgeordnete Haus, l'assemblea legislativa  monocamerale della città-stato tedesca, eletta ogni cinque anni, e  perciò concorreranno a scegliere il nuovo sindaco, rinnoveranno le dodici Bezirksverordnetenversammlungen (Assemblee distrettuali), e si  pronunceranno su un controverso referendum per decidere se la città può espropriare gli immobili di società che possiedono più di 3.000  appartamenti ciascuna.  Anche gli aventi diritto al voto nel Land tedesco del  Meclemburgo-Pomerania anteriore dovranno esprimere più di un voto:  oltre che per il Bundestag sono infatti chiamati a pronunciarsi sul parlamento regionale. La Spd locale del premier Manuela Schwesig si  avvia all'appuntamento forte di un chiaro vantaggio, e potrebbe  segnare un record, superando il 40,6% del 2002.

Wuppertal, trovato ordigno bellico inesploso: chiusi cinque seggi
Le operazioni di voto per le elezioni federali tedesche sono state parzialmente bloccate a  Wuppertal, a seguito del ritrovamento di un ordigno inesploso della Seconda Guerra Mondiale. Agli elettori di cinque seggi che si trovano in un raggio di 500 metri della bomba è stato infatti chiesto di non recarsi per il momento a votare e di rimanere a casa.  Gli artificieri stanno lavorando per completare il disinnesco dell'ordigno, solo dopo gli elettori potranno recarsi ai seggi, che rimarranno aperti fino alle 6 del pomeriggio.  L'ordigno rimasto inesploso è stato ritrovato la notte scorse, non lontano dal fiume Wupper. Nel corso della notte sono state evacuate le case della zona, con circa 1500 persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni.

Lo speciale di Rainews
Su Rainews dalle 17,30 alle 20,30 in onda "Dopo Merkel  - Germania al voto", lo speciale sulle elezioni politiche con ospiti e collegamenti.