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ITALIA

Testimone nella nuova indagine

Giallo Pasolini. Pelosi ai pm: "C'erano altre due auto"

Risponde alle domande dei pm e ricorda: "Ho visto solamente i mezzi arrivare sul posto, poi due persone prendere Pasolini e trascinarlo fuori dall'abitacolo"

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La Presse
Roma
Emergono nuovi dettagli sulla notte in cui Pier Paolo Pasolini venne ucciso all'Idroscalo di Ostia. Erano presenti due auto uguali, sia di modello che di colore. Almeno questo è quanto ha riferito oggi ai pm di Roma, Pino Pelosi, sentito come testimone nella nuova indagine sulla morte del regista e scrittore avvenuta nel 1974.

Rispondendo alle domande, Pelosi ha affermato che la notte del 2 novembre "c'erano tre automobili, una motocicletta e almeno sei persone, ma non sono in grado di dire chi fossero. Oltre all'Alfa Gt di Pasolini, c'era una Fiat 1300 e un'altra Alfa identica a quella di Pier Paolo".

"Presumo che sulla motocicletta - ha aggiunto - ci fossero i fratelli Borsellino, perché li avevo visti seguirci lungo tutto il tragitto dalla stazione Termini ad Ostia, ma non posso esserne certo".

Pelosi ha ricordato che quella notte "era buio pesto e ho visto solamente i mezzi arrivare sul posto, poi due persone prendere Pasolini e trascinarlo fuori dall'abitacolo. In un primo momento sono riuscito ad allontanarmi, fuggendo. Da dove mi trovavo sentivo Pier Paolo gridare e chiedere aiuto, ma nulla di più".

Per Pelosi nell'auto di Pasolini, sotto al tappetino, "c'erano 3 o 4 milioni di lire. Denaro che non venne ritrovato insieme alla vettura".