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MONDO

Giornalista svedese scomparsa nel sottomarino Nautilus: manca la testa, ritrovato solo il corpo

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Manca la testa. C'è solo il torso. Mutilato. E' quello che resta della giornalista svedese Kim Wall - come hanno provato le analisi del DNA della polizia danese - scomparsa il 10 agosto scorso dopo che si era imbarcata sul Nautilus, il sottomarino di fabbricazione artigianale dell'inventore danese Peter Madsen con l'obiettivo con di intervistarlo.

La scomparsa e le versioni di Madsen
La scomparsa della giornalista era stata denunciata dal compagno, quando non l'aveva vista tornare a terra. Madsen ha raccontato inizialmente di non averla fatta salire, poi di averla riportata in superficie e infine che la donna sarebbe morta a bordo a causa di un incidente e che lui l'avrebbe "seppellita" in
mare, in un punto indefinito della Baia di Koge. Ora Madsen è stato accusato di omicidio per negligenza.

Chi era Kim Wall
30 anni, Kim Wall era affascinata dal Nautilus, il sottomarino costruito da Madsen, lungo poco meno di 20 metri e dal peso di circa 40 tonnellate, costruito grazie al crowdfunding. Per questo aveva deciso di scrivere un reportage sull'inventore e sulla sua creatura. Nella sua carriera aveva scritto per il Guardian, il New York Times e sul South China Morning Post. BBC, in questo articolo, mostra una foto di lei sul sottomarino insieme a Madsen, poco prima dell'immersione mortale.