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CULTURA

Il viaggio dello scrittore a spasso per lo Stivale

Giro di 80 librerie in 7 mesi, Nicola Lagioia: "Il segreto? Costruire intorno ai libri una comunità"

Lo scrittore pugliese ha fatto un tour per le librerie italiane, da Nord a Sud, incontrando il Paese reale: "Il bravo libraio è chi riesce a costruire intorno a sé una comunità". Come si promuove la lettura? "Investendo ogni giorno sulle realtà che già esistono, dalle biblioteche, ai gruppi di lettura alle librerie indipendenti"

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Nicola Lagioia
di Carlotta Macerollo
"Dopo 4 anni chiuso in casa a scrivere il mio ultimo romanzo 'La ferocia', ho deciso di prendermi del tempo per andare in giro per le librerie d'Italia a presentarlo...per incontrare il Paese reale, dal Piemonte alla Valle d'Aosta fino alla Sicilia". Parola dello scrittore Nicola Lagioia, in corsa con il suo ultimo libro per lo Strega.

"Il bravo libraio è chi costruisce intorno a sé una comunità"
"Non ho trovato differenze fra una regione e l'altra ma tra una libreria e l'altra sì. Il bravo libraio è chi riesce a costruire intorno a sé una comunità: se un cliente non si può muovere, c'è anche chi lo va a cercare a casa per portargli i cataloghi delle nuove uscite - racconta Lagioia - Il bravo libraio è aggiornato, sa consigliare il lettore, è inclusivo e non chiuso in se stesso: non mi piacciono le 'librerie fast food' ma non mi piacciono neppure i librai che pensano di essere unici, radical chic".

Quali librerie frequenta a Roma?
"Abito all'Esquilino e per comodità frequento la libreria Giufà a San Lorenzo; quando sono per lavoro a Prati, la libreria Il Seme; quando invece viaggio, passo spesso da 'Borri', la grandissima libreria alla stazione Termini: è un bel luogo di passaggio. Mi diverto anche all'Ibs di via Nazionale perché c'è l'usato".

Il 23 aprile ci sarà la giornata mondiale del libro...
"Dovrebbe essere ogni giorno la giornata mondiale del libro...una iniziativa come questa serve nell'immediato ma nel lungo periodo, secondo me, bisogna puntare sulle realtà che già esistono, che fanno un lavoro incredibile e spesso ci rimettono anche dei soldi. Nel paese reale, oltre ai librai indipendenti ci sono le associazioni, i comitati, i gruppi di lettura, addirittura i privati con la passione per la lettura disposti a mettere qualche soldo su iniziative destinate ad avere più successo di quelle che (con dieci volte la stessa spesa) gli organi ufficialmente preposti al fine riescono ad affondare una dopo l'altra da molti anni a questa parte. Spesso in Italia il problema non sono le risorse ma come vengono utilizzate".

L'importanza delle biblioteche
La campagna Ioleggoperché consiste nello stampare 240mila copie di 24 romanzi che saranno distribuiti gratuitamente il 23 aprile, con la speranza che questo seduca chi guarda i libri con sospetto, se non con disagio. Cosa ne pensa? "Se ad un lettore dai un romanzo gratis passa il messaggio che il libro vale poco: le biblioteche esistono già e dovrebbero assumere sempre più quel significato che hanno all'estero, in Francia, Germania, Stati Uniti. Non sono soltanto luoghi in cui si prestano i libri ma, come i cineforum, dei posti attoorno a cui si crea una comunità, delle 'sacche di welfare' ufficiose. Bisogna, quindi, sostenere le realtà che lavorano sul territorio più che le manifestazioni sporadiche", sottolinea lo scrittore. "Se io sono un non lettore e mi porti in un luogo bello, accogliente, vicino a casa mia...tendo ad affezionarmi e a ritornarci".