Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Giustizia-Anm-La-riforma-frutto-di-compromesso-ed5c68b9-2916-45fd-b802-c6a50581c7ab.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Commento alle iniziative del governo

Giustizia, Anm delusa: "Riforma inefficace nel penale. Nel civile giusta direzione, aumentano oneri"

Il sindacato delle toghe si dice deluso da quanto annunciato dall'esecutivo di Matteo Renzi

Condividi
Le notizie finora diffuse sulla riforma della giustizia "non possono che suscitare delusione". Non usa metafore l'Associazione nazionale magistrati nel commentare le iniziative del governo che, secondo il sindacato delle toghe, "consistono in interventi contenuti e sono in parte frutto di compromesso". Per l'Anm se saranno confermate le linee della riforma della giustizia, questa "si ridurrebbe a interventi di scarso respiro e a norme punitive, ispirate a logiche che credevamo appartenere al passato".

Nell'opposizione ai progetti di riforma si sottolinea che "la magistratura associata non pone veti ed è pronta a discutere di tutto ma non potrà tacere di fronte all'inefficacia di una riforma della giustizia definita rivoluzionaria". Per il sindacato magistrati  la riforma "non tocca il tema centrale delle risorse, quello che condiziona in larga misura l'efficienza della macchina giudiziaria, e sono destinati a produrre risultati assai inferiori alle attese".

Le iniziative del governo Renzi, definite "inefficaci" in materia penale, vanno invece almeno parzialmente nella giusta direzione per quanto riguarda il settore civile, anche se  "la pur positiva introduzione di strumenti tesi a promuovere la composizione stragiudiziale delle liti, saranno però poco efficaci se lasciati all'iniziativa volontaria delle parti, gravati di maggiori oneri economici e non assistiti da forti incentivi e da sanzioni che scoraggino cause manifestamente infondate". La riforma "suggerita da una logica di efficienza e da obiettivi di mera deflazione - continua la Anm - sarebbe condivisibile se legata alla promozione di una qualità del processo come strumento di efficace tutela dei diritti. Sono invece segnali negativi il prevedibile aumento degli oneri economici legati all'arbitrato e l'assenza di investimenti in termini di personale di cancelleria". 

"Se fosse confermata, l'annunciata riduzione delle ferie, decisa senza alcun previo confronto con la magistratura, sarebbe un grave insulto non per l'intervento in se stesso ma per il metodo usato e per il significato che esso esprime" conclude l'Associazione nazionale magistrati, rilevando che la riduzione delle ferie per le toghe "addirittura verrebbe con un decreto legge a efficacia differita (cioe' un ossimoro) quando altre riforme ben più urgenti sono incerte o rimandate al disegno di legge o addirittura alla legge delega".