Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Giustizia-Bonafede-Nel-2020-via-libera-a-investimenti-per-9-miliardi-poi-le-riforme-0a115bc0-051d-4321-9eae-0e0194583f87.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Relazione alla Camera sulle linee guida in tema di Giustizia

Giustizia, Bonafede: "Nel 2020 via libera a investimenti per 9 miliardi, poi le riforme"

"Senza  investimenti, ogni riforma sarebbe destinata  a fallire". Sulla prescrizione il dibattito nella maggioranza resta ancora molto acceso. "Ci sono divergenze e su quelle ci stiamo confrontando" ha detto il Guardasigilli parlando di un "confronto serrato e leale". La Camera approva la risoluzione di maggioranza

Condividi
"Nel bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 sono stati previsti per il Ministero della giustizia stanziamenti per oltre otto miliardi e mezzo di euro (8.582.153.608,00 di euro) e per questo 2020 l'ultima Legge di bilancio ne ha previsti quasi nove miliardi(euro 8.901.562.458,00)". Per la magistratura "ancora più risorse, dunque, rispetto al 2018 e ciò ha permesso di porre in essere uno sforzo senza precedenti in termini assunzioni della magistratura e del personale amministrativo". Lo ha sottolineato il Guardasigilli Alfonso Bonafede nella sua relazione annuale alla Camera sull'amministrazione della Giustizia nel 2019. "La mole degli investimenti in questione dimostra concretamente che la giustizia non è più una voce ordinaria di bilancio, ma una vera e propria priorità dell'ordinamento nazionale", ha detto il ministro. "Senza  investimenti, ogni riforma per far fronte alle difficoltà e  criticità che attraversano questo settore sarebbe destinata  a fallire".

Il Guardasigilli ha ricordato lo "sforzo senza precedenti in termini assunzioni della magistratura e del personale amministrativo": a maggio 2019 è stato pubblicato il primo decreto attuativo per la revisione delle piante organiche della Corte di Cassazione, aumentate di 70 magistrati. "La forte accelerazione al percorso già avviato sull'innovazione tecnologica ha gettato le fondamenta di una politica legislativa di sostanziale velocizzazione dei processi civili e penali e del sistema amministrativo generale", ha sottolineato.

A proposito della riforma del processo penale "c'è un cantiere aperto, all'esito del quale sarà ripreso il tavolo del confronto con gli addetti ai lavori" ha detto il ministro.

Resta il nodo della prescrizione
Il ministro Bonafede, nell'illustrare la sua relazione in Aula alla Camera, non ha toccato il tema della prescrizione, sul quale il dibattito nella maggioranza resta ancora molto acceso nonostante i numerosi vertici svolti a Palazzo Chigi e i tentativi di mediazione da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ne ha parlato poi durante la replica agli interventi: "Sulla prescrizione ci sono divergenze nella maggioranza e su quelle ci stiamo confrontando" ha detto parlando di un "confronto serrato e leale".

Il Guardasigilli ha fatto un accenno alla riforma - che prevede lo stop del decorrere della prescrizione dalla sentenza di primo grado - ricordando le novità introdotte con la legge 'Spazzacorrotti', "intervenuta - ha detto Bonafede - in materia di lotta alla corruzione, inserendo l'agente sotto copertura tra gli strumenti investigativi, il cosiddetto Daspo ai corrotti, le norme in materia di trasparenza dei finanziamenti ai partiti, l'irrigidimento del regime detentivo dopo la condanna definitiva nonché un nuovo regime di prescrizione entrato in vigore il primo gennaio 2020".

La Camera approva la risoluzione di maggioranza
L'Aula della Camera approva la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni relative all'amministrazione della Giustizia svolte dal ministro. I voti a favore sono stati 309, 200 i contrari, un astenuto.