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POLITICA

Consiglio dei ministri

Giustizia: processo civile in 12 mesi. Così Renzi lancia il semestre europeo

L'ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci è il commissario Ue indicato dall'Italia per i prossimi 4 mesi, in sostituzione di Antonio Tajani

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Matteo Renzi
Questa è stata "un'ottima giornata per le riforme, alla faccia dei gufi", ha detto Matteo Renzi. "Proseguirà nelle prossime ore il lavoro, siamo convinti e ottimisti che l'iter possa andare bene", afferma il presidente del Consiglio. E sulla riforma della giustizia annuncia che sarà in 12 punti.

La riforma in 12 punti
Processi civili più rapidi, reponsabilità civile dei magistrati sul modello europeo, riforma del sistema elettorale del Csm e del disciplinare per i magistrati, intercettazioni, autoriciclaggio e falso in bilancio. Questi i principali punti. La prima riguarda la riduzione dei tempi della giustizia civile, con l'obiettivo di avere processi in primo grado che si concludono nell'arco di un anno. Si procede poi con lo smaltimento dell'arretrato, cercando di affrontare l'enorme mole di oltre 5 milioni di processi civili pendenti. Una corsia preferenziale, prevede il terzo punto della riforma, riguarda proprio le imprese e la famiglia, con l'istituzione o il potenziamento di tribunali 'ad hoc'.

Nelli Feroci il commissario Ue 
Sarà l'ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci il commissario Ue indicato dall'Italia per i prossimi 4 mesi, in sostituzione di Antonio Tajani. Al termine della riunione del governo Renzi ha spiegato: "Il Cdm ha preso atto della proposta di nomina che il presidente del Consiglio fa alla Comissione Ue per il commissario europeo italiano in questi 4 mesi nella persona dell'ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci. Un servitore dello Stato, che può darci una mano in questi 4 mesi su tante questioni europee aperte".

Rimosso il prefetto di Perugia
E Renzi torna sulla bufera provocata dal prefetto di Perugia Antonio Reppucci che aveva affermato "se una madre non si accorge che il figlio si droga deve suicidarsi". "E' stato rimosso il prefetto di Perugia per le frasi sbagliate e ingiuste. - ha detto il premier - Nelle prossime ore sarà nominato il successore. E' un gesto che dovevamo alle madri che vivono situazioni di difficoltà. Chi sbaglia paga il conto dei propri errori". 

Sulle intercettazioni
Nessun limite alla possibilità per i giudici di disporre intercettazioni, ma bisogna ragionare sui limiti alla pubblicazione degli sbobinati. Il premier affronta lo spinoso tema, spiegando che  "Ci sono vicende personale slegate dalle indagini: si decide sulla base di un codice deontologico? Faccio un appello ai direttori dei quotidiani: qual è il limite della pubblicazione? Oppure non c'è limite?". Su questo aspetto, due mesi di discussione, poi il testo.