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MONDO

L’Isis ha rivendicato l’attacco

Gli attentatori di Tunisi addestrati in Libia. Erano noti ai servizi ma giudicati non pericolosi

I dipendenti del comune rientrano a Torino. Fassino proclama lutto cittadino. Renzi dopo il vertice Ue: "La minaccia è globale, non serve chiudere le frontiere". Gentiloni: Sabato le salme a Roma

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I due autori dell'attentato al Museo del Bardo, a Tunisi, si sono addestrati in Libia. Lo afferma il segretario di stato tunisino alla sicurezza Rafik Chelly parlando alla televisione privata AlHiwar Ettounsi. "Si tratta - ha spiegato il funzionario tunisino - di "due elementi salafiliti tafkiri. Hanno lasciato clandestinamente il paese a dicembre scorso per la Libia e per formarsi lì alle armi", prima di tornare in Tunisia per realizzare l'attentato in cui sono morte 23 persone, tra le quali 20 turisti. Chelly ha ammesso che i sospetti erano nel mirino della polizia ed erano indagati, ma non si pensava potessero portare a termine un attacco di questa portata.

Intanto il ministro degli Esteri italiano Gentiloni fa sapere che le salme delle quattro vittime italiane rientreranno domani mattina (sabato) a Roma con un volo dell'Aeronautica Militare che atterrerà domani mattina a Roma. Lo stesso aereo, porterà in serata le salme a Torino.  

Renzi: la minaccia è globale. Rischio emulazione in Italia
E arrivano le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi, al termine del vertice Ue. "Siamo di fronte ad una minaccia globale. C'è chi ha detto che bisogna chiudere le frontiere ignorando che questa vicenda è accaduta fuori dalle nostre frontiere".  

Il ministero dell'Interno inoltre ha duffuso una circolare interna in cui si avverte sul rischio emulazione in Italia, predisponendo il rafforzamento dei dispositivi di sicurezza per gli obiettivi diplomatico-consolari, in particolare quelli tunisini ma anche sedi istituzionali e di ogni altro sito ritenuto esposto a rischio per la circostanza.
 
L'attacco nel museo del Bardo
L'attacco di mercoledì è iniziato quando un giovane di circa vent'anni armato di fucile ha aperto il fuoco contro un gruppo di turisti che si trovavano su un bus nei pressi del Museo del Bardo, nella capitale. Dopo gli spari, che hanno provocato la morte di sette persone, gli assalitori hanno preso diversi ostaggi e si sono asserragliati in un'area tra il museo e il vicino Parlamento, dove in precedenza avevano provato a entrare. Qui altre persone hanno perso la vita, prima della liberazione degli ostaggi da parte delle forze di sicurezza.

Quattro le vittime italiane
Sono quattro le vittime italiane. La Farnesina ha confermato che i due dispersi sono tra le persone uccise. Si tratta di Antonella Sesino di Torino e  Giuseppina Biella di 70 anni di Meda, vicino Monza. Gli altri due, già identificati, erano Francesco Caldara e Orazio Conte, di origine piemontese.

Attacco rivendicato dall'Isis, nove arresti
L'attentato è stato rivendicato in un video pubblicato su internet dal gruppo Stato islamico. Le forze di sicurezza tunisine hanno annunciato che sono stati effettuati nove arresti. Quattro persone sono state interrogate per la loro presunta partecipazione all'attacco, altre cinque per aver dato appoggio e copertura alla cellula.

L'appoggio del gruppo jihadista Ansar al Sharia
Gli agenti non scartano l'ipotesi secondo cui i terroristi potrebbero aver avuto l'appoggio del gruppo jihadista Ansar al Sharia, che ha la sua roccaforte nella regione di Kasserin, zona di montagna alla frontiera con l'Algeria. Qui, a metà febbraio, un gruppo di terroristi aveva aperto il fuoco contro un posto di blocco della Guardia nazionale, uccidendo quattro agenti. Da allora, polizia ed esercito stanno conducendo un'operazione per arrestare gli autori dell'attacco e riprendere il controllo di un territorio di circa cento chilometri quadrati dove si concentrano jihadisti provenienti da vari Paesi del Sahel.

1000 tunisini uniti all'Isis
Mercoledì, il padre di uno dei sospetti terroristi uccisi ha detto che non era a conoscenza dell'attività del figlio e che pensava si fosse recato in Iraq e Siria per unirsi alle fila dello Stato islamico. Il governo ha convocato una riunione speciale di sicurezza per mettere in atto nuove misure. Secondo fonti della stessa sicurezza, circa tremila tunisini si sono già uniti all'Isis.
 
La Costa Fascinosa nel porto di Palma de Mallorca
Intanto la nave da crociera Costa Fascinosa è arrivata questa mattina nel porto di Palma de Mallorca. Mentre nel porto di Barcellona ha attraccato la Msc Splendid, riferisce El Mundo. Le due navi provenivano da Tunisi, con a bordo i sopravvissuti all'attacco. 

Il rientro in Italia
Sta rientrando verso Genova con un volo charter da Palma de Majorca il gruppo dei dipendenti del comune di Torino e i loro familiari che stavano facendo una crociera e sono stati coinvolti nell'attentato di Tunisi. Del loro gruppo facevano parte anche le due vittime torinesi, Antonella Sesino e Orazio Conte. Dal capoluogo ligure raggiungeranno Torino con un pullman. 

Lutto cittadino a Torino
"La città ha pagato un tributo alto di sangue", ha detto il sindaco Piero Fassino, che ha proclamato per oggi lutto cittadino e chiesto ai torinesi di osservare un minuto di cordoglio oggi a mezzogiorno. "Siamo stati vicino ai familiari delle vittime, alle persone coinvolte. Lo saremo ancora e li accoglieremo al loro rientro".
 
59esimo anniversario dell'Indipendenza
Google celebra oggi il 59esimo anniversario della festa dell'indipendenza della Tunisia. Il motore di ricerca di Google Tunisia e Google Arab mettono  in homepage un "doodle" di colore rosso con la mezzaluna e la stella della bandiera nazionale tunisina. Nella capitale del Paese Nord africano, in occasione dell'anniversario della Repubblica sono previste nuove manifestazioni contro il terrorismo.